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«Apparvero loro lingue come di fuoco»: Pentecoste
In questa rappresentazione della Pentecoste sta purtroppo una seria criticità (forse l'unica importante) del commento iconografico. Paladino vuole enfatizzare il fatto che Maria sia già piena di grazia e adombrata dallo Spirito, tuttavia la resa (con la scelta di omettere la fiammella sulla testa della Tuttasanta) non rispetta il testo di At 2 e si separa dalla massima parte della tradizione iconografica e di quella teologica, nonché dallo stesso Magistero cattolico. Basti ricordare un testo conciliare e uno del magistero giampaolino. «Essendo piaciuto a Dio di non manifestare solennemente il mistero della salvezza umana prima di aver effuso lo Spirito promesso da Cristo, vediamo gli Apostoli prima del giorno della Pentecoste "assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù, e con i fratelli di lui" (At 1,14), e anche Maria implorante con le sue preghiere il dono dello Spirito, che già l'aveva adombrata nell'annunciazione» (Lumen Gentium 59). «[…] E una maternità nell'ordine della grazia, perché implora il dono dello Spirito Santo che suscita i nuovi figli di Dio, redenti mediante il sacrificio di Cristo: quello Spirito che insieme alla Chiesa anche Maria ha ricevuto nel giorno di pentecoste» (Redemptoris Mater 44).
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