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3 - UNA FEDE AL FEMMINILE, ANNE-MARIE PELLETIER, EDIZIONI QIQAJON, 2018 «Proprio perché le donne sono sovente esposte, senza protezione, a livello di carne, ai tormenti della condizione umana, esse spesso sono anche capaci di spingersi più lontano nella manifestazione radicale dell’amore che la fede attesta». ANNE-MARIE PELLETIER ha insegnato all’Université Paris X e all’École cathedrale di Parigi. Nel 2014 è stata insignita, prima donna, del Premio Ratzinger-Benedetto XVI, e nel 2017 ha composto le meditazioni per la via crucis di papa Francesco. Ma la constatazione circa la quota di dolore, il modo di viverlo quasi incarnandovisi, la resistenza che rifugge l’impassibilità tipica della donna può averla scoperta solo passando da sé stessa, come ognuna di noi. E anche la risposta d’amore femminile, che si offre tutto, come se l’anima prolassasse fuori è dinamica interiore che tante donne vedono accadere in sé stesse. E’ sicuramente giusto riflettere ancora e ancora sul ruolo della donna, continuare il cammino di liberazione che Cristo solo ha portato, anche nella Chiesa. Ma senza cadere nei tranelli di certo femminismo, di certa emancipazione coatta o da salotto. La donna redenta è già la privilegiata, è già la primizia, così vicina al Cristo nascosto nei cristi, sotto le innumeri croci che gli uomini sempre sanno conficcare in terra, così vicina pure ai sepolcri svuotati dalla potenza della Sua resurrezione. E sempre capace di stare con il cristo morto in braccio, nella desolazione che sembra la fine mentre invece è l’inizio.
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