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Ave Maria. Un commento biblico e teologico alla preghiera più amata, C. Falletti, Effatà, 2017. Ad un certo punto della vita iniziamo a chiederci davvero cosa significano quelle parole che recitiamo sicuri in un solco che abbiamo scavato fin dall’infanzia. Quale profonda ricchezza si cela nella preghiera azzurra, nell’Ave Maria (azzurra perché ho involontariamente associato ad ogni preghiera un colore fin da bambina. L’Ave Maria è azzurra). Recitandola tante volte, con calma, saremo sorpresi da sempre nuovi affacci sull’eterno e sulla nostra vita presente. Se ci lasciamo accompagnare dal commento teologico saldamente fondato sulla Bibbia dell’autore, la Madre di Dio ci diventerà più familiare e vicina e contemporaneamente scopriremo quanto grande sia il mistero della Sua maternità per noi. Nell’Ave Maria c’è tutto, la storia d’Israele, le nature angeliche, l’incarnazione, la grazia, la Trinità, il matrimonio imminente, la verginità. Il passato, il presente e l’ultima ora. E recitandola siamo dolcemente costretti a nominare continuamente i Nomi SS di Maria e Gesù.
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