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5- IN PRESENZA DI SCHOPENHAUER, M. HOULLEBECQ, LA NAVE DI TESEO, 2017 Certo non un libro di speranza in senso stretto eppure se ne può ricavare. Il pessimismo radicale e la misantropia dell’autore che scrive e dell’autore citato sono segno del rifiuto che l’uomo prova per la riduzione dell’uomo a macchina performante. È un tratto per lui insopportabile e odioso ed è sguaiatamente presente in ogni aspetto della nostra contemporaneità. Ecco è proprio questo motivato disgusto questo distacco, questo no, che fa sperare. Intanto può aiutare anche noi a capire meglio che tipo di ordini continuiamo a ricevere e dei quali ci rendiamo spesso complici. No, non bisogna “performare”. L’unica cosa che ci è proprio imposta – ma nascerebbe come dono- è di esserci.
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