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Laura Magli, nel cortile del pretorio a crederti sconfitto. Fino al Tuo Sepolcro, vuoto
L’obbrobrio degli sputi. Le grida diaboliche dei soldati. I calci, i pugni, le imprecazioni contro il corpo immacolato di Gesù. Mi vedo nel piazzale del pretorio dove nostro Signore è flagellato. Forse sono invisibile. Forse sono uno dei dodici. Non lo so. Mi nascondo. Non voglio vedere quel che succede. Non lo riesco a sopportare, ad accettare. A capire. Ho paura. Ma sono lì. E non posso non guardare Gesù. La sua pelle bruciare a ogni frustata. Dieci, cento, mille volte. La sua carne squarciarsi sotto i colpi dell’abissale crudeltà umana. Le sue grida mi lacerano dentro. E mi dispero. E mi chiedo: perché? Perché la sua dignità regale deve essere così insultata e schernita? Sento questo. Vedo questo. Vedo Gesù, l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo immolarsi. Senza comprendere il perché. Senza capire che lo sta facendo per noi. Lì ancora non lo so. Lì penso che Gesù abbia perso. Che le tenebre abbiano vinto la luce. Solo dopo essere accorsa al sepolcro capirò la Verità. (Laura Magli, giornalista Mediaset)
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Philippe Antonello. - © 2003 Icon Distribution Inc.