Le parrucche per dame settecentesche
Si narra che la protetta di Luigi XIV, la duchessa di Fontages, abbia avuto un giorno un brutto incidente di caccia, cadendo da cavallo. La dama ne uscì fortunatamente illesa, ma non così la sua acconciatura, che a causa del trambusto si ammaccò tutta. Per poter rincasare in modo presentabile, la dama si tolse la giarrettiera e la usò per fissare i capelli in una specie di chignon portato alto sulla testa.
In breve tempo, questa acconciatura cominciò ad essere proposta in forme sempre più elaborate e artificiose. Nacque così la moda del fontage: la tipica acconciatura settecentesca in uso presso la corte di Francia (e non solo), creata a partire da un merletto inamidato che sosteneva in verticale i capelli (o la parrucca).
Col passar del tempo, la moda assunse forme esasperate: le nobildonne se ne andavano in giro con una cofana di capelli sulla testa che a volte poteva arrivare a trenta, quaranta, cinquanta centimetri di altezza – o anche più.
Sapete con quale conseguenza?
Con la conseguenza che, di tanto in tanto, ‘ste parrucche prendevano fuoco sfiorando i lampadari che pendevano dal soffitto, illuminati ovviamente da candele in fiamme.
Nel 1711, Sophia di Hannover fu l’orripilata testimone della morte di una certa dama von Ilten, la quale prese fuoco sfiorando con il suo fontage la fiamma di una candela… e se ne accorse troppo tardi. Sfigurata dalle fiamme che le avevano avvolto il viso, finì col morire qualche giorno più tardi.
Si mormora che lo stesso incidente sia avvenuto anche a Georgiana Cavendish, la protagonista del film La Duchessa: in quel caso, fortunatamente, la nobildonna sarebbe riuscita a spegnere le fiamme in pochi secondi, senza conseguenze gravi.
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