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Karol Wojtyła in occasione della sua ordinazione sacerdotale Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1̊ novembre 1946, dalle mani dell’Arcivescovo Sapieha. Luogo dell’ordinazione fu la cappella privata degli Arcivescovi di Cracovia. Momenti centrali di quella liturgia furono la prostrazione a terra in forma di croce, mentre le poche persone presenti cantavano il Veni, Creator Spiritus e l’imposizione della mani da parte del vescovo. Ecco le sue parole: «Mi rivedo, così, in quella cappella durante il canto del Veni, Creator Spiritus e delle Litanie dei Santi, mentre steso per terra in forma di croce, aspettavo il momento dell’imposizione delle mani. […] C’è qualcosa di impressionante nella prostrazione degli ordinandi: è il simbolo della loro totale sottomissione di fronte alla maestà di Dio e contemporaneamente della piena disponibilità all’azione dello Spirito Santo, che discende in lui come artefice della consacrazione. […] L’imposizione delle mani è continuazione del gesto già praticato nella Chiesa primitiva per indicare il dono dello Spirito Santo in vista di una determinata missione».
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