Mi hai insegnato a entrare nella caverna,
tu che sei nato in una caverna, di notte,
che sei risorto in una caverna, di notte.
Perché è qui che si gioca tutto,
qui, in questa notte in cui ti sei impastato.
Corpo di pane, corpo di Chiesa, corpo mio,
corpo-Dio: suona come una bestemmia.
Ma è niente rispetto all'insulto che ti sei fatto per me
che sono un animale e che chiami a diventare, con te,
Dio.
DI NOTTE,
Fra Iacopo Iadarola