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Tadeusz Borowski Notte su Birkenau Un’altra notte. Torvo, il cielo si chiude ancora/ sul silenzio mortale volteggiando come un avvoltoio./ Simile ad una bestia acquattata, la luna cala sul campo/ – pallida come un cadavere. E come uno scudo abbandonato nella battaglia,/ il blu Orione – fra le stelle perduto./ I trasporti ringhiano nell’oscurità/ e ammeggiano gli occhi del crematorio./ È umido, soffocante. Il sonno è una tomba./ Il mio respiro è un rantolo in gola./ Questo piede di piombo che m’opprime il petto/ è il silenzio dei tre milioni di morti./ Notte, notte senza fine. Nessuna alba./ I miei occhi sono avvelenati dal sonno./ La nebbia cala su Birkenau,/ come il giudizio divino sul cadavere della terra.
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