Leopold Levin
Quando hanno rapato a zero le donne del convoglio/ quattro detenuti hanno spazzato via i capelli/
di quelle che stavano per essere gassate/
e li hanno ammonticchiati./
Bene in vista,/ il mucchio di capelli dei giustiziati./
Vi palpita qualche spilla,/
qualche pettine d’osso./
La luce non li illumina più,/
il vento più non li spettina,/ nessuna mano li accarezza più,/
né la pioggia,/
né le labbra./
Nelle casse di capelli/
delle donne asfissiate/ c’è una treccia legata da un nastro,/
a scuola i più monelli/
la tiravano sempre.
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