Mif
Terezín
Pesanti ruote ci sfiorano la fronte/
e scavano un solco nella nostra memoria./
Da troppo tempo siamo una schiera di maledetti/
che vuole stringere le tempie dei suoi figli/
con le bende della cecità./
Quattro anni dentro a una palude/
in attesa che irrompa un’acqua pura./
Ma le acque dei fiumi scorrono in altri letti,/
in altri letti,/
sia che tu muoia o che tu viva./
Non c’è fragore d’armi, sono muti i fucili, / non c’è traccia di sangue qui: nulla,/
solo una fame senza parole./
I bambini rubano il pane e chiedono soltanto/
di dormire, di tacere e ancora di dormire.../
Pesanti ruote ci sfiorano la fronte/
e scavano un solco nella nostra memoria./
Neppure gli anni potranno cancellare tutto ciò.
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