Karol Wojtyła abitò in questo studio tra il 1951 e il 1958. Vi lavorò (specialmente alla sua tesi di abilitazione sul pensiero del filosofo Max Scheler), vi pregò, ma soprattutto vi prese l'abitudine di ricevervi gli amici che passavano a salutarlo all'improvviso, oppure i numerosi studenti di cui era cappellano.
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