2 / 8
Frate Angelico, Armadio degli argenti, 1451-1453, tempera su legno, Firenze, museo di san Marco, dettaglio. «Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce: su quelli che stavano nell'ombra di morte una luce rifulse (Is 9,2). Terza “vignetta” del ciclo consacrato all'infanzia di Cristo sonda graficamente il mistero dell'Incarnazione. Davanti a uno stabile diroccato, Maria e Giuseppe contemplano con estrema dolcezza il Bambino divino, centro della composizione verso il quale sono rivolti l'asino e il bue, al riparo della capanna. Disteso direttamente sul suolo, Gesù Bambino risplende di luce divina in mezzo a questa scena in ambiente notturno. «L'oscurità della notte vi viene trasfigurata da una luce soprannaturale, quella dei cieli che risplendono e quella di Gesù bambino che illumina», scrive Michel Feuillet. Al di sopra della capanna un coro di angeli proclama l'incontro di cieli e terra in questa notte di Natale.
+

© Scala Archives