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Silenzio
Il primo strumento – che poi è anche segnale e tutela, garanzia e guida di crescita spirituale – è il silenzio. Il quale deve essere interiorizzato a partire da una complessa declinazione di fattori esterni: • Abolizione di ogni rumore (ove per “rumore” s'intende la maldicenza, la chiacchiera superflua – il “chiacchiericcio” – e anche ogni spettacolo, visione o musica che “di[s]-tragga” dal raccoglimento); • Creazione e tutela di particolari momenti di silenzio domestico (sarebbe auspicabile almeno un tempo di “grande silenzio” che vada da dopo cena alla colazione). In questi momenti si eviti ogni dissipazione ad extra, specie sui social, e ci si contenga strettamente nei fori della famiglia e della coscienza; • Curatela – in positivo – della qualità degli ascolti: alcune tra le più grandi opere dello spirito umano sono state ispirate ai temi quaresimali e pasquali (si ascoltino e si meditino, ad esempio, le due Passioni di Bach, Le sette ultime parole… di Haydn, le due Missæ Pontificales di Perosi – e l'elenco è appena abbozzato).
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