Trittico di Mérode, atelier di Robert Campin, XV secolo
Se Giuseppe non gioca una parte attiva nell'Annunciazione, alcuni artisti non esitano a integrarlo nella sua rappresentazione. La sua presenza, giustificata dal fatto che la scena si colloca nella casa della coppia, si spiega anche per il suo ruolo essenziale come padre putativo. Accogliendo Gesù come proprio figlio, egli partecipa alla missione divina.
«Giuseppe – gli dice l'angelo Gabriele –, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché il bambino generato in lei viene dallo Spirito Santo; partorirà un figlio e tu gli darai il nome di Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1,20-21).
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