San Pio da Pietrelcina (1887 – 1968)
Ma tra tutti i santi accaldati, san Pio da Pietrelcina è quello che mi stupisce più di tutti, se non altro per un dato collaterale: essendo vissuto nella nostra epoca, padre Pio ha suscitato la comprensibile curiosità della comunità medica, la quale ha avuto agio e comodità a studiare in termini scientifici ciò che accadeva al corpo di quell’uomo. La temperatura del santo cappuccino, ad esempio, fu misurata numerose volte dai medici militari e poi dal dottor Giorgio Festa, che, a onor del vero, si approccia al mistico con molto scetticismo: “avevo sentito parlare di quella anomalia”, scriverà poi in una sua relazione, ma “la ritenevo impossibile”. E dunque, per poterla valutare con esattezza scientifica, Festa si trasferì per qualche tempo nel convento di Padre Pio, portando con sé un termometro scientifico di precisione – uno di quelli che si usano per fare esperimenti, per capirci, e non per misurare la febbre dei malati. Ebbene: Festa misurò la temperatura corporea di padre Pio due volte al giorno per alcune settimane, scoprendo che, in condizioni normali, i valori medi si assestavano attorno ai 36 gradi e qualcosa, mentre, durante i picchi di ipertermia, la temperatura superava di botto i 48 (!!) gradi.
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