La paralisi.
«Dopo queste cose, ci fu una festa ebraica e Gesù salì a Gerusalemme. Ora, a Gerusalemme – presso la porta delle pecore – c'era una piscina che viene chiamata in ebraico “Betesda”. Ha un portico a cinque colonnati, sotto i quali stava sdraiata una folla di malati, ciechi, zoppi e paralitici. C'era un uomo malato da trentotto anni. Gesù, vedendolo sdraiato là, e venendo a sapere che era in quello stato da parecchio tempo, gli disse: “Vuoi essere guarito?”. Il malato gli rispose: “Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua ribolle; intanto che ci arrivo io, già qualcun altro è arrivato prima di me”. Gesù gli disse: “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”. E subito l'uomo fu guarito. Prese il suo lettuccio e camminava. E quel giorno era sabato» (Gv 5, 1-9).
Palma il Giovane, La piscina, 1592, Collezione Molinari Pradelli, Castenaso.
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