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Martino (dal latino: “guerriero”) San Martino di Tours è nato nel 316 nell’attuale Ungheria, dove suo padre era di guarnigione. Verso l’età di 10 anni volle convertirsi al cristianesimo, senza dubbio influenzato da alcuni cristiani incontrati a Pavia. A 15 anni divenne soldato, perché la legge romana obbligava i figli di soldato ad arruolarsi nell’esercito. Fu collocato di stanza nelle Gallie ed è lì, ad Amiens, che a 18 anni incontrò un pover’uomo che tremava per il freddo, e gli diede una parte del suo mantello, perché aveva già dati via tutti i suoi soldi. Quella notte vide insegno Cristo rivestito di quella stoffa. Nel 356 lasciò l’esercito ed andò a Poitiers per incontrare Ilario, vescovo della città. Con lui fondò il primo monastero delle Gallie, a Ligugé, in Poitou. Nel 371, a Tours, a seguito della morte del vescovo locale, gli abitanti vollero scegliere Martino. A fronte del suo rifiuto, quelli lo rapirono e lo proclamarono vescovo il 4 luglio 371, senza il suo consenso. Martino si sottomise pensando che si manifestasse così la volontà divina. Evangelizzò le campagne fino alla morte, che sopraggiunse a Cannes, sulle rive della Loire.
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