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Francesco (dal latino: “libero”) San Francesco d’Assisi, primogenito di una ricca famiglia di mercanti, visse dapprima una giovinezza dissipata. A 23 anni, mentre era in preghiera davanti al crocifisso della chiesetta rurale di San Damiano, intese una voce domandargli di «riparare la sua Chiesa che va in rovina». Prendendo l’ordine alla lettera, vendette le mercanzie di suo padre per poter restaurare la vecchia chiesetta cadente. Furioso, il padre lo citò in giudizio davanti al Vescovo. Francesco si spogliò allora di tutti i suoi vestiti e dichiarò di non avere altro padre che quello celeste. Applicando il Vangelo alla lettera, percorse la campagna a piedi nudi e con una corda per cintura, annunciando l’amore di Cristo. Si unirono a lui alcuni compagni, redasse una Regola (anzi due) ed è così che prese le mosse l’ordine dei frati minori (comunemente chiamati “francescani”), caratterizzato dalla preghiera, dalla gioia, dalla povertà, dall’evangelizzazione e dall’amore per la creazione di Dio. Servì Cristo servendo i poveri e i lebbrosi, e facendosi povero egli stesso. Morì nel 1226 e fu canonizzato nel 1228 da papa Gregorio IX. Giovanni Paolo II, nel 1979, designò san Francesco d’Assisi come patrono degli ecologisti.
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