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Vitale (dal latino: “vivente”) San Jean-Marie Vianney nacque nel 1786 in una famiglia contadina, nota per il suo spirito di carità. Crebbe in pieno periodo di sconvolgimenti rivoluzionari e ricevette la sua prima comunione in clandestinità. A 17 anni confidò a suo padre il desiderio di diventare prete, ma quello aveva bisogno di lui nei campi. Avrebbe ceduto tre anni più tardi. A 20 anni cominciò i suoi primi studi, ma essendo poco dotato il seminario di Lione lo rimandò. Ciononostante, grazie alla fiducia di Charles Balley, parroco di Ecully, riuscì ugualmente ad accedere all’ordinazione sacerdotale, e fu ordinato prete nel 1815. Dopo un primo ministero a Ecully, fu nominato parroco di Ars. Vi sarebbe rimasto fino alla morte. La sua bontà, la gioia che irraggiava, le lunghe ore di preghiera davanti al Santissimo Sacramento impressionarono poco a poco i suoi parrocchiani. Per ascoltare e confortare tutti e ciascuno, egli giunse a restare fino a 18 ore al giorno in confessionale. Morì il 4 agosto 1859, sfinito dal ministero, all’età di 74 anni. Canonizzato nel 1925 da Pio XI, fu proclamato nel 1929 «patrono di tutti i parroci del mondo».
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