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Ricordo del padre Sempre che un giardino m’accolga io ti riveggo, Padre, fra aiuole, lievi le mani su corolle e foglie, vivo riveggo carezzare tralci, allevi rose e labili campanule, silenzioso ti smemorano i giacinti, stai fra colori e caldi aromi, Padre, solitario trovando, ivi soltanto, pago e perfetto senso all’esser tuo. Sibilla Aleramo
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