Santa Rita da Cascia
Nata Margherita Lotti a Roccaporena nel 1381, vide il marito e i figli assassinati in atti di violenza e vendetta. Nonostante il dolore del lutto, entrò nel monastero delle Agostiniane della diocesi di Spoleto (che fino a quel momento accettava solo giovani nubili), dove iniziò a prendersi cura delle suore malate e a consigliare le peccatrici. Viveva di preghiere e mortificazioni, e negli ultimi 14 anni della sua vita esibiva sulla fronte stigmate che rimandavano alla Passione di Cristo. Morì nel 1457 nel monastero di Cascia, fu beatificata nel 1627 e canonizzata nel 1900. Per via dei suoi innumerevoli miracoli, è nota come “avvocata delle cause perdute e santa dell'impossibile”. È anche protettrice delle madri e delle mogli vittime dei maltrattamenti da parte dei mariti.
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