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José Gabriel del Rosario Brochero

Sacerdote

ŚWIĘTA JULIANNA Z CORNILLON

Andreas Praefcke/Wikipedia | CC BY 3.0

Giuliana nasce tra il 1191 e il 1192 nei pressi di Liegi, in Belgio.

Perde i genitori da piccola e, con la sorella Agnese, viene affidata alle cure delle monache agostiniane del convento-lebbrosario di Mont-Cornillon. Lì vicino c’è anche una comunità di “beghine”, donne che fanno vita comune sotto una regola, ma senza essere monache: lavorano, pregano, assistono i malati di lebbra. Giuliana si fa invece monaca (cc 1207) e, dopo qualche tempo, si comincia a parlare di sue visioni, di rivelazioni…

Ne scriverà la vita un chierico di Liegi, senza però averla conosciuta, dando scarsa importanza alle date e non distinguendo bene le vicende comuni dalle soprannaturali. Però fa emergere un fatto certo: l’influenza di Giuliana sulla Chiesa del tempo (e di sempre).

Ecco una delle sue visioni, che poi si ripeté più volte nelle sue adorazioni eucaristiche: la visione presentava la luna nel suo pieno splendore, ma attraversata da una misteriosa striscia buia. Il Signore le fece comprendere  il significato: la luna simboleggiava la vita della Chiesa sulla terra, la linea opaca rappresentava invece l’assenza di una festa liturgica che onori il Corpo di Cristo sacrificato per l’umanità.

Questa visione lei la tiene vent’anni per sé, e infine la confiderà solo alla romita Eva e alla beghina Isabella, infermiera dei lebbrosi. Le tre donne coinvolgono preti e frati, comunità, parrocchie. Vengono a parlare con Giuliana i vescovi di Cambrai e di Liegi. A quest’ultimo, Roberto di Thourotte, lei chiede di istituire subito in diocesi quella festa, che si chiamerà del Corpus Domini. Molti però sono contrari, il vescovo esita. Ma Giuliana va giù per conto suo, facendo già preparare in latino l’Ufficio (preghiere, letture, canti) per la nuova celebrazione. Quando si conosce in giro quel testo (che comincia con le parole Animarum cibus) se ne appassionano un po’ tutti: è letto, spiegato, cantato.

Così sospinto, nel 1246 il vescovo istituisce la festa diocesana del Corpus Domini. Sosteneva l’iniziativa anche l’arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon, di Troyes (F). Fu proprio lui che, divenuto Papa, nel 1261, con il nome di Urbano IV (1261-1264), nel 1264 istituì la solennità del Corpus Domini come festa di precetto per la Chiesa universale, il giovedì successivo alla Pentecoste. Nella Bolla di istituzione, intitolata Transiturus de hoc mundo (11 agosto 1264) Papa Urbano rievoca con discrezione anche le esperienze mistiche di Giuliana, avvalorandone l’autenticità.

Giuliana non vedrà queste cose. Priora del monastero di Mont-Cornillon nel 1230, instaura una disciplina rigorosa che non piace a tutti: nel 1248 lascia la carica, e si ritira in clausura a Fosses, presso Namur, dove muore dieci anni dopo : 5 aprile 1258.

Il corpo viene poi sepolto nell’abbazia cistercense di Villers. Ma lei ha fatto in tempo a sapere che, dopo Liegi, anche la Germania occidentale (1252) già festeggiava il Corpus Domini.

Per approfondimenti, leggere la Catechesi di Papa Benedetto XVI:
>>> Santa Giuliana di Cornillon
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