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San Marciano di Siracusa

Vescovo e Martire

MARCIAN OF SYRACUSE

Amercader CC

La data della sua celebrazione è variamente fissata, secondo le varie fonti che parlano di lui: in Occidente fu inserito per la prima volta nel Martirologio Romano al 14 giugno, dal celebre Cesare Baronio, nel XVII secolo; in Oriente, invece, la sua memoria era già conosciuta e veniva ricordato in alcuni libri il 30 ottobre e in altri il 31. Il Calendario marmoreo di Napoli lo riporta al 30 e in questa ultima data è inserito nell’ultimissima edizione del Martyrologium Romanum.

Le più antiche fonti che parlano di S. Marciano risalgono, comunque, al VII secolo e, quindi, risentono della mancanza di certezze storiche; si rifanno, infatti, a tradizioni locali.
Secondo esse Marciano fu discepolo di S. Pietro ad Antiochia (I sec.) e fu da lui inviato nel 39in Sicilia a predicare il Vangelo.

Qui si fermò a Siracusa [secondo gli Atti degli Apostoli (At 28,12) in questo luogo passò anche S. Paolo, nel 61 d.C., ove sostò per tre giorni] dove operò molte conversioni, accompagnate da miracoli, finché non venne ucciso « da coloro che in quel tempo avevano indegnamente lo scettro del comando ».

Egli, infatti, riuscì a radunare nelle grotte Pelopie di Acradina i primi cristiani siracusani e l’improvvisa diffusione della religione cristiana allarmò il senato ed i giudei i quali, preoccupati della conversione di molti ebrei alla “nuova religione”, fecero uccidere il vescovo nel 68 facendolo legare ad una colonna e lapidandolo.

È ritenuto il primo vescovo di Siracusa; le successive narrazioni non aggiungono niente di nuovo a quanto detto, anzi si contraddicono perché pongono la sua morte nel III secolo, se non più tardi, presentandolo arbitrariamente anche come un ottimo religioso e superiore di un monastero.

Anche qualche opera archeologica, come la cosiddetta Cripta di S. Marciano, presso il cimitero di S. Giovanni, non aiuta ad inquadrare meglio il periodo della sua esistenza e morte; infatti, a partire dal secolo XVII, si credeva che la Cripta di S. Marciano fosse stata costruita sul sepolcro del santo e nel contempo sul luogo della sua abitazione e predicazione, datandola quindi al I secolo, invece non è altro che un ipogeo funerario del IV secolo, trasformato in santuario cristiano nel periodo normanno

La più antica raffigurazione di S. Marciano è del secolo VIII-IX quindi del periodo bizantino e si trova nelle catacombe di S. Lucia.

È da aggiungere, che chi sa per quale via sono giunte a Gaeta, forse per mare, alcune reliquie di S. Marciano di Siracusa, che sono nella cripta o Soccorpo della cattedrale, insieme a quelle di altri sei santi.

  1. Marciano è venerato come compatrono di Gaeta insieme a S. Erasmo e celebrati in questa città e diocesi il 2 giugno.

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