Aleteia logoAleteia logoAleteia
martedì 19 Marzo |
Aleteia logo
Daily Prayer
And today we celebrate...Storie di Santi

Beato Pino Puglisi

Sacerdote, martire della mafia

P. Giuseppe Puglisi

© DR

La memoria liturgica è stata fissata, come da Lettera Apostolica, per il 21 ottobre, nella ricorrenza del Battesimo di Padre Puglisi. Non era possibile, infatti, scegliere la data del 15 settembre, giorno del martirio e compleanno del sacerdote palermitano, poiché la Chiesa celebra, in quella circostanza, la memoria della Vergine Addolorata.

Giuseppe Puglisi, detto Pino Puglisi o “3P” (Padre Pino Puglisi), terzo di quattro figli di Carmelo, calzolaio, e Giuseppa Fana, sarta, nasce nella borgata palermitana di Brancaccio, il 15 settembre 1937; riceve il Battesimo il 21 ottobre.

Nel 1953, a 16 anni, entra nel seminario diocesano di Palermo nel 1953; viene ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini il 2 luglio 1960 nella chiesa-santuario della Madonna dei Rimedi.
Nel 1961 viene nominato vicario cooperatore presso la parrocchia del SS.mo Salvatore nella borgata di Settecannoli, limitrofa a Brancaccio; dal 27 novembre 1964 opera anche nella vicina chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi a Romagnolo.
Dal 1962 è anche confessore delle suore basiliane Figlie di Santa Macrina nell’omonimo istituto.
Inizia anche l’insegnamento: al professionale Einaudi (dal 1962 al ‘66) alla media Archimede (63-64 e 66-72), alla media di Villafrati (70-75) e alla sezione staccata di Godrano (75-77), al magistrale Santa Macrina (76-79) e infine al liceo classico Vittorio Emanuele II (78-93).
Nel 1967 è nominato cappellano presso l’istituto per orfani “Roosevelt” all’Addaura e vicario presso la parrocchia Maria Santissima Assunta a Valdesi.
Nel 1969 è nominato vicerettore del seminario arcivescovile minore. Nel settembre di quell’anno partecipa a una missione nel paese di Montevago, colpito dal terremoto.

Sin da questi primi anni segue in particolare modo i giovani e si interessa delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città.
Segue con attenzione i lavori del Concilio Vaticano II e ne diffonde subito i documenti tra i fedeli, con speciale riguardo al rinnovamento della liturgia, al ruolo dei laici, ai valori dell’ecumenismo e delle chiese locali. Il suo desiderio fu sempre quello di incarnare l’annunzio di Gesù Cristo nel territorio, assumendone quindi tutti i problemi per farli propri della comunità cristiana.

Il primo ottobre 1970 viene nominato parroco di Godrano, un piccolo paese in provincia di Palermo – segnato da una sanguinosa faida – dove rimane fino al 31 luglio 1978, riuscendo a riconciliare le famiglie dilaniate dalla violenza con la forza del perdono.
In questo periodo unisce le forze anche con Lia Cerrito e altri volontari del movimento Crociata del Vangelo (dal 1987 Presenza del Vangelo), fondato dal frate minore siciliano Placido Rivilli.
In questi anni segue pure le battaglie sociali di un’altra zona degradata della periferia orientale della città, lo “Scaricatore“, in collaborazione con il centro della zona dei Decollati gestito dalle Assistenti sociali missionarie, tra cui Agostina Ajello.

Il 9 agosto 1978 è nominato pro-rettore del seminario minore di Palermo e il 24 novembre dell’anno seguente è scelto dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo come direttore del Centro diocesano vocazioni.

Il 24 ottobre 1980 è nominato vice delegato regionale del Centro vocazioni e dal 5 febbraio 1986 è direttore del Centro regionale vocazioni e membro del Consiglio nazionale.
Agli studenti e ai giovani del Centro diocesano vocazioni ha dedicato con passione lunghi anni realizzando, attraverso una serie di “campi scuola“, un percorso formativo esemplare dal punto di vista pedagogico e cristiano.
A Palermo e in Sicilia è stato tra gli animatori di numerosi movimenti tra cui: Presenza del VangeloAzione cattolicaFuciEquipes Notre DameCamminare insieme.
Dal maggio del 1990 svolge il suo ministero sacerdotale anche presso la “Casa Madonna dell’Accoglienza” a Boccadifalco, dell’Opera pia Cardinale Ruffini, in favore di giovani donne e ragazze-madri in difficoltà.

Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, e dall’ottobre del 1992 assume anche l’incarico di direttore spirituale del corso propedeutico presso il seminario arcivescovile di Palermo.
Il 29 gennaio 1993 inaugura a Brancaccio il centro “Padre Nostro“, che diventa il punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere. In questo periodo viene aiutato anche da un gruppo di suore, tra cui suor Carolina Iavazzo, e dal viceparroco, Gregorio Porcaro. Collabora con i laici della zona dell’Associazione Intercondominiale per rivendicare i diritti civili della borgata, denunciando collusioni e malaffari e subendo minacce e intimidazioni.

Viene ucciso, da Cosa nostra sotto casa, in piazzale Anita Garibaldi 5, il giorno del suo 56° compleanno: 15 settembre 1993.
La sua attività pastorale, com’è stato ricostruito anche dalle inchieste giudiziarie, ha costituito il movente dell’omicidio, i cui esecutori e mandanti mafiosi sono stati arrestati e condannati con sentenze definitive.

Don Pino Puglisi, primo martire della mafia della Chiesa palermitana, è stato beatificato il 25 maggio 2013 a Palermo – Stadio Renzo Barbera – in presenza di  80.000 persone. A presiedere il rito sono stati il card. arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, con il cardinale Salvatore De Giorgi, inviato di Papa Francesco.

Il sorriso di Don Pino, sono state le parole del card. arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, nel corso dell’omelia, ci unisce tutti” “La Chiesa riconosce nella sua vita, sigillata dal martirio in odium fidei, un modello da imitare in ogni sua scelta”.
Un’omelia forte quella del card. Romeo, in cui è riecheggiata più volte la parola mafia, in cui l’arcivescovo ha puntato diretto il dito contro le cosche.
Lasciatemi ricordare oggi – tra gli altri – i magistrati Rosario Levatino, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino… Come dimenticare il sacrificio di tante persone di buona volontà!”.
Il cardinale Romeo ha poi consegnato ai presenti le durissime parole che S. Giovanni Paolo II pronunciò nel 1993 dalla Valle dei Templi: “Nel nome di Cristo, di questo Cristo crocifisso e risorto, di questo Cristo che è la Via, Verità e Vita lo dico ai responsabili convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio! Beato martire Giuseppe, il tuo sangue continuerà a fecondare questa Chiesa!”.

Per approfondimenti biografici:
>>> Padre Pino Puglisi

Fonti principali: padrepinopuglisi.diocesipa.it/; wikipedia.org (“RIV./gpm”).

Accedi qui all'archivio dei santi del giorno
Top 10
See More