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Beato Niels Stensen

Vescovo e scienziato

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Public Domain via WikiPedia

Niels Stensen nasce in Danimarca nel 1638; si formò a Copenaghen studiando lingue, matematica, anatomia e medicina. Viaggiò molto, destando ammirazione e stima nelle maggiori università europee.

Fu un grande anatomista: delle ghiandole (a lui, tra le altre, si deve la scoperta del dotto salivare: il dotto di Stenone), dei muscoli (propone un modello geometrico) e del cuore (dimostra che il cuore è solo un muscolo), del cervello (importante per la metodologia).

Fu anche uno dei fondatori della paleontologia (dimostra che i fossili sono resti di organismi vissuti nel passato); della geologia (pone le basi della geologia stratigrafica e propone il primo modello di ricostruzione tettonica; introduce il concetto di evoluzione fisica e temporale della crosta terrestre); della cristallografia (enuncia la prima legge, della costanza dell’angolo diedro; propone la corretta modalità di crescita dei cristalli). 

In Toscana Niels Stensen arrivò per la prima volta nel 1666, ospite di Ferdinando II de’ Medici nella residenza invernale di Pisa. A Firenze il Granduca, appassionato scienziato egli stesso, offrì a Niccolò Stenone – così ‘ribattezzato’ secondo l’uso locale di toscanizzare i nomi stranieri – un appartamento in Palazzo Vecchio e la carica di anatomista all’ospedale di Santa Maria Nuova.

A Livorno lo commosse la processione del Corpus Domini il 24 giugno del 1666; fu poi a Firenze che Stenone, di fede luterana, si convertì al cattolicesimo il 2 novembre del 1667.
Stenone viaggiò molto per il granducato, e dalle sue osservazioni sui reperti geologici e sulla struttura del paesaggio toscano – soprattutto della zona di Volterra – nacque il trattato De solido intra solidum, pietra miliare della geologia moderna, contenente intuizioni fondamentali per la paleontologia e la cristallografia.

Il giorno di Pasqua 1675 venne ordinato sacerdote e celebrò la prima messa nel santuario della SS. Annunziata il 14 aprile; nel 1677 fu nominato vescovo titolare “in partibus infidelium” (ossia di una antica diocesi il cui territorio sia stato successivamente occupato da abitanti non cristiani, utilizzato dalla Chiesa come titolo onorifico) di Tiziopoli, nell’attuale Turchia, e vicario apostolico per la Scandinavia, con sede ad Hannover.

Nel 1680 si spostò ad Amburgo e nel 1685 a Schwerin, dove rinunciò alla dignità episcopale e visse come semplice sacerdote.
La sua vita fu stroncata il 5 dicembre 1686 da una malattia renale. Il granduca Cosimo III ne rivolle la salma a Firenze, e Niccolò Stenone riposa ora in un sarcofago romano nella cripta della basilica di S. Lorenzo, vicino ai suoi benefattori.

Il 23 ottobre 1988, nella Basilica Vaticana, San Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła, 1978-2005) l’ha proclamato beato, in ragione del suo «instancabile pellegrinare alla ricerca della verità, di quella scientifica e di quella religiosa».

Per approfondimenti:
>>> Beatificazione di Niels Stensen

Fonti principali: stensen.org/; wikipedia.org (“RIV./gpm”).

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