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San Tommaso Becket

Vescovo e martire

BECKET

HVH CC

Tommaso, al secolo Thomas, Becket nasce a Londra il 21 dicembre 1118 da una famiglia di mercanti di origine normanna, stabilitasi in Inghilterra sotto Guglielmo il Conquistatore.

Sin dall’infanzia venne avviato alla carriera ecclesiastica. Dopo la prima formazione ricevuta presso l’abbazia di Merton, approfondì gli studi a Parigi e, tornato in patria, entrò a servizio dell’arcivescovo di Canterbury Teobaldo di Bec.

Teobaldo, riconosciutene le capacità, ne fece uno dei suoi più stretti collaboratori: lo inviò ad approfondire lo studio del diritto canonico a Bologna e ad Auxerre. Tommaso accompagnò l’arcivescovo al concilio tenutosi a Reims nel 1148 e, nel 1154, venne ordinato diacono e nominato prevosto di Beverley e Arcidiacono della Cattedrale.

L’arcivescovo Teobaldo morì nel 1161 ed Enrico II, grazie al privilegio accordatogli dal papa, poté scegliere Tommaso come successore alla sede primaziale di Canterbury. Nessuno, e tanto meno il re, prevedeva che si trasformasse subito in uno strenuo difensore dei diritti della Chiesa e in uno zelante pastore d’anime. Tommaso, pertanto, aveva avvertito il suo re: “Sire, se Dio permette che io diventi arcivescovo di Canterbury, perderò l’amicizia di Vostra Maestà”.

Ordinato sacerdote il 3 giugno 1162 e consacrato vescovo il giorno dopo, Tommaso Becket non tardò a mettersi in urto col sovrano. Le “Costituzioni di Clarendon” del 1164 avevano ripristinato certi abusivi diritti regi decaduti. Tommaso Becket rifiutò, perciò, di riconoscere le nuove leggi e si sottrasse alle ire del re fuggendo in Francia, dove soggiornò dapprima nel monastero cistercense di Pontigny, in Borgogna, poi nell’abbazia benedettina di Sens.

Anche dal suo esilio Tommaso Becket continuò a contrastare i tentativi di Enrico II di trovare un accordo con Pp Alessandro III (Rolando Bandinelli, 1159-1181) sui privilegi del clero: la sua opposizione alle “Costituzioni di Clarendon” impedì la conclusione degli accordi.

Dovettero trascorrere alcuni anni prima che vi fossero segni di distensione tra il primate ed il re. Il 6 gennaio 1169 Enrico venne in Francia per un incontro con Luigi VII: Tommaso lo incontrò a Montmirail ma né riuscì ad avere garanzie sulla sua incolumità in caso di rientro in patria, né diede segno di voler sottomettersi alle decisioni del re.

Nel 1170 si giunse ad una sorta di riconciliazione tra il primate ed il re (la risoluzione delle questioni dibattute venne rimessa alle decisioni di un futuro concilio).

Tommaso poté far ritorno a Canterbury, dove fu accolto trionfalmente dai fedeli, che egli salutò con queste parole: “Sono tornato per morire in mezzo a voi”. Come primo atto sconfessò i vescovi che erano scesi a patti col re, accettando le “Costituzioni”, ma il re questa volta perse la pazienza e invitò gli inglesi a difendere il suo onore.

Quattro cavalieri armati partirono alla volta di Canterbury. L’arcivescovo venne avvertito, ma restò al suo posto, dicendo: “La paura della morte non deve farci perdere di vista la giustizia”. Il 29 dicembre 1170 accolse i sicari del re nella cattedrale, vestito dei paramenti sacri; si lasciò pugnalare senza opporre resistenza, mormorando: “Accetto la morte per il nome di Gesù e per la Chiesa”.

L’emozione suscitata dall’evento, fece sì che intorno alla sua figura si sviluppasse rapidamente un culto, tanto che Pp Alessandro III fu indotto a canonizzarlo il 21 febbraio 1173, nella chiesa di S. Pietro a Segni (comune della provincia di Roma), a poco più di due anni dalla morte.

La cattedrale di Canterbury divenne meta di numerosi pellegrinaggi (descritti anche nei Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer) che spinsero Enrico II a sottoporsi ad una pubblica penitenza il 12 luglio 1174.

Significato del nome Tommaso : “gemello” (ebraico).



Fonti principali: santiebeati.it; wikipedia.org (“RIV./gpm”).

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