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Santi Louis e Zélie Martin

Sposi e genitori di santa Thérèse di Lisieux

Louis et Zélie Martin, et leurs cinq filles

@Sanctuaire Louis et Zélie d'Alençon

Louis et Zélie Martin, et leurs cinq filles.

“Degni più del Cielo che della Terra”  Così una delle figlie, Santa Teresina di Lisieux, definiva i genitori che Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio, 2013-) ha proclamato santi, il 18 ottobre 2015, nel mezzo del Sinodo sulla famiglia. Sono la prima coppia di sposi nella storia della Chiesa ad essere canonizzata insieme per la loro testimonianza umile e discreta di vita coniugale e familiare. 

Louis Martin nasce a Bordeaux, nella Francia sud-occidentale, il 22 agosto 1823;

Marie-Azélie (detta Zélie) Guérin, nasce il 23 dicembre 1831 a Gandelain, sobborgo di Saint Denis sur Sarthon nell’Orne, Francia nord-occidentale. 

Entrambi, figli di militari, vengono educati in un ambiente disciplinato, severo, molto rigoroso e segnato da un certo giansenismo ancora strisciante nella Francia dell’epoca. Tutti e due ricevono un’educazione di impronta religiosa: presso i Fratelli delle scuole cristiane, Luigi, dalle suore dell’adorazione perpetua, Zelia. Al termine degli studi, nel momento di scegliere il suo futuro, Luigi si orienta verso l’apprendimento del mestiere di orologiaio, nonostante l’esempio del padre, noto ufficiale dell’esercito napoleonico. Zelia, invece, inizialmente aiuta la madre nella gestione del locale di famiglia. Poi si specializza nel ‘puntod’Alençon’ presso la scuola di merletto. Nel giro di qualche anno, i suoi sforzi sono premiati: apre una modesta azienda per la produzione del merletto e ottiene un discreto successo.

Ambedue nutrono fin dall’adolescenza il desiderio di entrare in una comunità religiosa. Ci prova lui chiedendo di essere ammesso tra i canonici regolari di sant’Agostino dell’ospizio del Gran San Bernardo sulle Alpi svizzere, ma non viene accolto perché non conosce il latino. Tenta anche lei di entrare tra le Figlie della carità di S. Vincenzo de’ Paoli, ma comprende che non è la sua strada.
Per tre anni Luigi soggiorna a Parigi, ospite di parenti, per perfezionare la sua formazione di orologiaio. In quel periodo è sottoposto a molte sollecitazioni da parte dell’ambiente parigino percorso da spinte rivoluzionarie. Si avvicina perfino ad un’associazione segreta, ma se ne allontana immediatamente. Insoddisfatto del clima che si respira nella capitale, si trasferisce ad Alençon, dove intraprende la sua attività, conducendo fino all’età di trentadue anni uno stile di vita quasi ascetico.

Zelia, intanto, con gli introiti della sua azienda, mantiene tutta la famiglia vendendo merletti all’alta società parigina. L’incontro tra i due avviene nel 1858 sul ponte di Saint Leonard ad Alençon e da allora non si separarono più; alla vista di Luigi, Zelia avverte distintamente che quello sarà l’uomo della sua vita.
Dopo 3 mesi di fidanzamento si sposano: il 12 luglio 1858 alle ore 22 nel municipio di Alençon e a mezzanotte nella chiesa Notre-Dame. 

Conducono una vita coniugale all’insegna del Vangelo, scandita dalla messa quotidiana, dalla preghiera personale e comunitaria, dalla confessione frequente, dalla partecipazione alla vita parrocchiale.

Dal loro matrimonio nascono nove figli, tra i quali quattro muoiono in tenera età: Marie (Suor Marie du Sacré-Cœur, carmelitana a Lisieux, 22 febbraio 1860 – 19 gennaio 1940); Pauline (Suor Agnès de Jésus, carmelitana a Lisieux, 7 settembre 1861 – 28 luglio 1951); Léonie (Suor Françoise Thérèse, visitandina, 3 giugno 1863 – 16 giugno 1941); Hèlene (1864 – 1870), Joseph-Louis (1866 – 1867), Joseph-Jean-Baptiste (1867 – 1868); Céline (Suor Geneviève de la Sainte-Face, carmelitana a Lisieux, 28 aprile 1869 – 25 febbraio 1959); Mélanie Thérèse (16 agosto – 8 ottobre 1870); Thérèse (Suor Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo, carmelitana a Lisieux, 2 gennaio 1873 – 30 settembre 1897, canonizzata nel 1925 e Dottore della Chiesa dal 1997).

I ricordi di Suor Teresina sui suoi genitori sono una fonte preziosa per comprendere la loro santità. I Martin educano le loro figlie a divenire non solo buone cristiane ma anche oneste cittadine. A 45 anni Zelia riceve la terribile notizia di avere un tumore al seno. Vive la malattia con ferma speranza cristiana fino alla morte avvenuta il 28 agosto 1877.
A 54 anni Luigi si trova da solo a portare avanti la famiglia. La primogenita ha 17 anni, l’ultima, Teresa, appena quattro e mezzo. Si trasferisce allora a Lisieux, dove risiede il fratello di Zelia. In questo modo, le figlie ricevono le cure della loro zia Celina.
Tra il 1882 e il 1887 Luigi accompagna tre delle sue figlie al Carmelo. Il sacrificio più grande per lui sarà di allontanarsi da Teresa che entra tra le carmelitane a soli 15 anni.

Luigi viene colpito da una malattia invalidante che lo conduce alla perdita delle facoltà mentali. Viene internato nel sanatorio di Caen. Muore il 29 luglio 1894 a Saint Sèbastien de Morsent (Normandia). 

Il lavoro o l’educazione dei figli, l’amore coniugale o l’apertura e l’attenzione verso gli altri? Leggendo la vita di Luigi Martin e Zelia Guerin si cerca invano il prevalere di un aspetto o dell’altro nello stabilire quale abbia contato di più nel cammino verso la santità. Perché la loro vita è piuttosto la testimonianza di una quotidianità vissuta alla presenza di Dio.
Quando abbiamo avuto i nostri figlioli – scrive Zelia nel 1877, ormai alla fine della sua vita – le nostre idee sono un po’ cambiate: non vivevamo più che per loro, questa era la nostra felicità. Insomma tutto ci riusciva facilissimo, il mondo non ci era più di peso”. Non inganni quel “ci riusciva facilissimo“: non si riferisce alla facilità delle circostanze, che invece furono durissime, ma alla certezza che quelle circostanze facevano parte di un disegno buono di Dio. E l’amore tra Luigi e Zelia sembra proprio consistere nell’aiuto a scoprire questa positività.
In ogni caso la vera dote lasciata dai coniugi Martin è la testimonianza della fede, come dimostra santa Teresa quando ringrazia di aver avuto “genitori degni più del Cielo che della Terra”.

Louis Martin e Zélie Guérin furono beatificati il 19 ottobre 2008 nel corso di una celebrazione presieduta, nella basilica di Lisieux (F), dal card. José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi in rappresentanza di Papa Benedetto XVI (Joseph Aloisius Ratzinger, 2005-2013).

Per approfondimenti:
>>> I Santi del Carmelo

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