Bonaventura, al secolo Carlo Antonio Gerardo, Lavanga, nasce a Potenza nel 1651. Figlio di “povera gente ma ornata di singolare onestà di costumi e d’insigne cristiana pietà“, entrò, all’età di 15 anni, come novizio nei Minori Conventuali di Nocera Inferiore.
Trascorso il periodo di preparazione tra Aversa, Maddaloni e l’Irpinia, nel 1675 infine, ad Amalfi, sotto la guida di padre Domenico Girardelli, venne ordinato sacerdote.
Fu quindi inviato in vari conventi, tra i quali quelli di Napoli, Ravello, Ischia, Sorrento e Nocera Inferiore, dove divenne responsabile dei novizi.
All’inizio del 1710, ormai vecchio e malato, con i postumi di una cruenta operazione chirurgica per una cancrena ad una gamba, subita a Napoli, fu inviato al convento di Ravello e se lui non poteva scendere fra gli abitanti della Costiera, erano questi che, a frotte, salivano al convento per ricevere conforto, attratti dagli innumerevoli prodigi che operava.
Muore a Ravello il 26 ottobre del 1711, fra il pianto popolare e con il suono delle campane sciolte in un concerto di gloria.
Bonaventura da Potenza è stato proclamato Beato da papa Pio VI (Giovanni Angelo Braschi, 1775-1799) il 26 novembre 1775.
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