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Daily Prayer
Meditazione del giornogiovedì 22 Aprile

Santa Teresa d'Avila (1515-1582)

carmelitana, dottore della Chiesa

Il Cammino di perfezione, 33-34 (trad. da www.monasterovirtuale.it, riv.)

«Questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia»

Il buon Gesù, vista la necessità del suo aiuto, ricorse a un mezzo ammirevole con il quale ci mostrò il grandissimo amore che ci portava. Ecco perché ha rivolto al Padre, a nome suo e dei suoi fratelli, questa preghiera: «Dacci oggi, Signore, il nostro pane quotidiano» (Mt 6,11). (...) Ha sentito che doveva risvegliare il nostro amore mettendo il suo davanti ai nostri occhi, e non una volta sola, ma ogni giorno. Così prese la decisione di restare con noi. (...)

Mi ha colpito come solo in questa richiesta ripeta le stesse parole, perché anzitutto prega che ci venga dato questo pane ogni giorno e torna poi a dire: «Daccelo oggi». E' come se dicesse a suo Padre che, essendo già stato consegnato alla morte per noi, ed essendo divenuto il nostro bene, Egli non ce lo levi più e lasci che ci serva sino alla fine del mondo. (...) Con l'espressione «ogni giorno», credo abbia voluto significare che lo possediamo qui, sulla terra, e che lo possederemo anche in cielo, se sapremo trarre profitto dalla sua compagnia. (...) Con l'espressione «oggi», mi sembra che abbia voluto indicare «per un giorno», cioè finché durerà il mondo. Poiché il mondo dura proprio solo un giorno! (...)

Pertanto il Figlio dice al Padre eterno: «Poiché non si tratta che di un giorno, lascia che lo passi in schiavitù». Se infatti il Padre ce lo ha dato e lo ha mandato nel mondo solo per sua volontà, il Figlio ora dice, per volontà propria, di non volerci abbandonare, ma di star qui con noi per la maggior gloria dei suoi amici e per confondere i suoi nemici. Egli ripete questa richiesta solo per oggi, perché il Padre – come ho detto – ci aveva già dato per sempre questo pane sacratissimo, questo alimento dell'umanità del Salvatore, nostro sostegno, nostra vera manna. In questo santissimo sacramento la nostra anima troverà ogni gusto e consolazione che potrà desiderare (cf Sap 16,20). E se non è per colpa nostra, non moriremo di fame.

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