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Daily Prayer
Meditazione del giornogiovedì 20 Gennaio

Sant'Agostino (354-430)

vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa

Discorsi sulla prima lettera di Giovanni, 1,1

La Vita si è manifestata nella carne

"Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita" (1 Gv 1, 1). Chi con le sue mani tocca il Verbo, può farlo unicamente perché «il Verbo si è fatto carne ed abitò tra noi» (Gv 1, 14). Questo Verbo fatto carne fino a potersi toccare con le mani, incominciò ad essere carne nel seno della Vergine Maria. Non fu invece a quel tempo che egli cominciò ad essere Verbo, perché Giovanni dice che il Verbo «era fin dall'inizio». (...)

Qualcuno potrebbe riferire l'espressione «Verbo di vita» a qualche particolare modo di parlare del Cristo e non allo stesso suo corpo che fu toccato con le mani. Ma osservate le parole che seguono: «La vita stessa si è manifestata». Dunque Cristo è il Verbo di vita. Ma come si è manifestata? Essa era fin dall'inizio, ma ancora non si era manifestata agli uomini; s'era invece manifestata agli angeli che la contemplavano e se ne cibavano come del loro pane. Ma che cosa afferma la Scrittura? «L'uomo mangiò il pane degli angeli» (Sal 78, 25).

Dunque la vita stessa si è manifestata nella carne; perché si è manifestata affinché fosse visto anche dagli occhi ciò che solo il cuore può vedere e così i cuori potessero guarire. Solo col cuore si vede il Verbo; cogli occhi del corpo invece si vede anche la carne. Noi potevamo vedere la carne, ma per vedere il Verbo non avevamo i mezzi. Allora il Verbo si è fatto carne e l'abbiamo potuta vedere, onde ottenere la guarigione di quella vista interiore che sola ci può far vedere il Verbo.

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