terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Europa
Lettera 102 a D. Cristoforo, n° 56
Rallegratevi e perseverate fino alla fine!
Rallegratevi e siate felice; perseverate fino alla fine, e preferite morire piuttosto che lasciare il posto a cui Dio vi ha chiamato.
Ma abbracciate la croce con pazienza, e nascondetevi nel seno di Dio coi vostri dolori; fissate gli occhi sull'Agnello immolato per voi, e siate sempre contento di ciò che Dio vi dà e vuole per voi. Dobbiamo farlo perché siamo sicuri che Dio ci chiama e sceglie per noi ciò che ci renderà più graditi a lui. In questo modo andrete di luce in luce, e le pene sofferte per Gesù crocifisso vi saranno deliziose, mentre i piaceri e le consolazioni del mondo vi saranno amari. Comincerete a gustare, già in questa vita, le primizie della vita eterna; perché la principale beatitudine dell'anima in cielo è di essere stabilita per sempre nella volontà del Padre. In questo modo, gusta la dolcezza divina, ma non la gusterà mai in cielo, se non ne è stata rivestita sulla terra, dove siamo pellegrini e viaggiatori. Quando se ne è rivestita, gusta Dio attraverso la grazia nei suoi dolori; la sua memoria si riempie del sangue dell'Agnello senza macchia; la sua mente si apre e contempla l'amore ineffabile che Dio ha manifestato nella sapienza del Figlio, e allora l'amore che trova nella bontà dello Spirito Santo scaccia l'amor proprio e l'amore delle cose create, per amare solo Dio.
Non abbiate dunque paura (...) ma soffrite con gioia per essere conforme alla volontà di Dio.
Santa Caterina da Siena (1347-1380)
terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Europa
Rallegratevi e perseverate fino alla fine!
Rallegratevi e siate felice; perseverate fino alla fine, e preferite morire piuttosto che lasciare il posto a cui Dio vi ha chiamato.
Ma abbracciate la croce con pazienza, e nascondetevi nel seno di Dio coi vostri dolori; fissate gli occhi sull'Agnello immolato per voi, e siate sempre contento di ciò che Dio vi dà e vuole per voi. Dobbiamo farlo perché siamo sicuri che Dio ci chiama e sceglie per noi ciò che ci renderà più graditi a lui. In questo modo andrete di luce in luce, e le pene sofferte per Gesù crocifisso vi saranno deliziose, mentre i piaceri e le consolazioni del mondo vi saranno amari. Comincerete a gustare, già in questa vita, le primizie della vita eterna; perché la principale beatitudine dell'anima in cielo è di essere stabilita per sempre nella volontà del Padre. In questo modo, gusta la dolcezza divina, ma non la gusterà mai in cielo, se non ne è stata rivestita sulla terra, dove siamo pellegrini e viaggiatori. Quando se ne è rivestita, gusta Dio attraverso la grazia nei suoi dolori; la sua memoria si riempie del sangue dell'Agnello senza macchia; la sua mente si apre e contempla l'amore ineffabile che Dio ha manifestato nella sapienza del Figlio, e allora l'amore che trova nella bontà dello Spirito Santo scaccia l'amor proprio e l'amore delle cose create, per amare solo Dio.
Non abbiate dunque paura (...) ma soffrite con gioia per essere conforme alla volontà di Dio.