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La vera libertà è fare tutto ciò che vogliamo?

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Edifa - pubblicato il 29/04/21
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La festa di Pasqua è la festa della libertà. Cristo è venuto a liberarci dalla schiavitù delle nostre pulsioni che ci impedivano di andare verso il Padre: cogliamo l'occasione per parlare della libertà con i nostri figli

di Inès de Franclieu

Cos'è la libertà? Se fate questa domanda al vostro figlio adolescente non stupitevi dalla sua risposta: "La libertà è fare ciò che voglio". Cioè fare il bene come il male? Poiché il male trascina con sé gravi conseguenze, la libertà ci dà la possibilità di scegliere tra i diversi beni che sono a nostra disposizione. Come possiamo rendere i nostri giovani consapevoli di questa verità? Non si tratta di dire loro: "Non puoi", ma al contrario: "Puoi tutto, ma ogni cosa ha delle conseguenze".

È libero colui che costruisce la felicità lontano dalla tirannia del piacere e dallo sguardo altrui

È importante che i giovani capiscano che la capacità fisica non dà immediatamente la capacità morale e che la morale non è lì per obbligare e costringere, ma piuttosto per liberare. Se nostra figlia ha iniziato a fumare, parliamole francamente ma senza sopraffarla e facciamola riflettere su ciò che l'ha spinta a farlo. Il suo gruppo di amici fuma e lei si è sentita esclusa, o ha avuto paura di essere considerata come una sfigata dagli altri, o voleva assumere un certo atteggiamento... E poi forse arriverà un momento in cui vorrà smettere, ed è allora che inizieranno le difficoltà. “Se non puoi più dire al tuo corpo: “Non ho bisogno di questa sostanza”, se non puoi più farne a meno, allora sei diventata un po' dipendente, schiava del tuo corpo, quindi hai perso una certa libertà”. La droga, l'alcol, i videogiochi, gli impulsi sessuali ci rendono ancora più schiavi.

Faremo notare al figlio adolescente che l'alcol, così come la sessualità, non sono un male in sé, anzi la sessualità è particolarmente bella e buona, è l'espressione dell'amore attraverso il nostro corpo. Ma è l'uso che ne facciamo che può renderli dannosi. È quindi necessario che la persona, usi il suo spirito per guidare il corpo. Lasciarsi condurre solo dai desideri del corpo ci fa perdere la libertà.

Questa perdita di libertà deriva spesso dalla confusione tra piacere e felicità. Osserviamo come il piacere sia immediato e perciò attraente. Esso però finisce rapidamente. La felicità, invece, si costruisce, ma può durare nel tempo. Nella felicità ci sono i piaceri, ma nel piacere non c'è sempre la felicità... Chi costruisce la felicità lontano dalla tirannia del piacere e dall’opinione degli altri è libero. È libero colui che sceglie di seguire Cristo che ci ha liberato da ogni forma di tirannia.