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Perché fatichiamo ad abbandonarci nelle mani di Dio? 

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By sun ok | Shutterstock

Edifa - pubblicato il 17/04/21

Non ci abbandoniamo senza riserve a Dio perché cadiamo nella trappola del maligno e crediamo che Dio rovinerà la nostra vita

di Christine Ponsard

Il diavolo è un bugiardo: cerca di persuaderci che siamo in grado di trovare la nostra felicità al di fuori di Dio e che possiamo giudicare perfettamente ciò che è bene per noi. È una trappola vecchia come il peccato originale, dalla quale ci lasciamo ingannare ogni giorno! Ogni volta che preferiamo il nostro capriccio alla Volontà di Dio, ogni volta che confondiamo la libertà con l’indipendenza, che ci aggrappiamo ai nostri beni materiali invece di affidarci alla Provvidenza, ci comportiamo come il figliol prodigo della parabola (Lc 15, 11-32), che aveva una sola idea in mente: liberarsi dall’autorità paterna per essere libero di agire come più gli piaceva! Ma in termini di realizzazione personale, si è presto ritrovato più miserabile dei maiali che custodiva: affamato, infelice e smarrito.

Crediamo veramente che Dio ci ami? O Gesù ha detto la verità, e Dio è davvero un Padre che ci ama infinitamente e che ha mandato Suo Figlio affinché “la Sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena” (Gv 15, 11) … e in questo caso non abbiamo nulla da temere e tutto da sperare da un Padre così amorevole e misericordioso; oppure Dio non ci ama davvero e allora Gesù è un bugiardo, e quindi non vale la pena seguirLo. Dobbiamo essere coerenti: o crediamo in Dio, il Dio di Gesù Cristo, o non ci crediamo; ma se lo facciamo, traiamone tutte le conseguenze. Non possiamo dire che il Vangelo è vero “teoricamente” e non viverlo concretamente, non possiamo proclamare ogni domenica nel Credo che crediamo in Dio e comportarci come se questa Fede fosse estranea alla nostra vita quotidiana. Se crediamo che Gesù ha detto la verità, che è davvero il Figlio di Dio e il nostro Salvatore; se crediamo, con tutta la Chiesa, che la Sua Parola è veritiera, soprattutto quando ci rivela la bontà infinita del Padre, la Sua inesauribile Misericordia e la Sua tenerezza, allora perché esitiamo a consegnare tutto a Dio? Perché abbiamo paura di darGli tutto?

Puntare tutto su Dio non ci permette di vincere il “jackpot”, ma molto di più 

Se non osiamo abbandonarci senza riserve è perché, ancora una volta, ci lasciamo prendere nella trappola del maligno. La nostra immaginazione gli dà corda quando questo essere subdolo sussurra, che Dio approfitterà spietatamente della nostra fiducia per devastare la nostra vita, come se Egli stesse aspettando solo un cenno da parte nostra per renderci infelici! Ma è esattamente il contrario! “Tutti i beni mi sono stati dati dal momento in cui non li ho più cercati”, affermava San Giovanni della Croce. Tutti coloro che hanno avuto l’esperienza di affidarsi totalmente alla bontà di Dio vi diranno la stessa cosa.

Puntare tutto su Dio non è una formula magica per vincere il “jackpot”. Non si tratta di fare un investimento redditizio o di stipulare un’assicurazione sulla vita: si tratta di uscire dalla logica del mondo per entrare in quella del Regno. Quando San Giovanni della Croce parla di “tutti i beni”, non sta parlando di gloria e ricchezza, ma dei beni di cui abbiamo bisogno per essere veramente felici, di quelli che sono in grado di colmarci.

Non avere paura di affidarsi a Dio durante le prove 

Puntare tutto su Dio non fa arrivare le prove, ma non le elimina nemmeno! Invece, l’affidamento totale all’Amore del Signore ci rende capaci di ricevere da Lui tesori di gioia, pace, forza e fiducia, nel successo come nelle avversità. Invece di portare il nostro fardello da soli, riceviamo da Gesù “un giogo dolce e un carico leggero” (Mt 11, 30). Non necessariamente leggero in apparenza, ma in realtà tale perché Gesù lo porta veramente con noi.

Come abbandonarci? Abbandonandoci. In altre parole, chiedendo al Signore questa grazia, chiedendoGliela con fiducia, instancabilmente e senza preoccuparci delle nostre difficoltà nell’accoglierla e viverla. Ogni volta che un’inquietudine ci attanaglia o che siamo tentati di vivere la nostra vita “da soli come adulti”, diciamo di nuovo a Dio che vogliamo affidarci solo a Lui. Non alimentiamo nessuna preoccupazione, nemmeno quella di non poterci dare totalmente al Signore. Il nostro cuore è diviso, pusillanime, infedele? Non dobbiamo avere paura, Dio è più grande del nostro cuore.

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