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È possibile perdonare tutto?

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Martine et Frédéric Mervoyer ont pardonné à l'assassin de leur fils dans l’émission "Dans les yeux d'Olivier" ©France2

Edifa - pubblicato il 22/12/20

Certi atti sembrano imperdonabili, soprattutto quelli che ci hanno ferito profondamente. Ma non dobbiamo dimenticare che Dio ci dà sempre la grazia di concedere il perdono a coloro che ci hanno ferito, anche se questo implica di dover percorrere un lungo cammino prima di poterlo fare.

“Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”: è un concetto chiaro! Ordinandoci di pregare in questo modo, il Signore ci dice di perdonare sempre coloro che ci fanno del male. Se questo ci pare impossibile, date le terribili circostanze in cui siamo stati feriti, in un passato lontano o molto vicino, sappiamo che il Signore ci dà sempre la grazia di compiere i Suoi comandamenti, anche quando ci sembra veramente utopico poterli mettere in pratica. Tuttavia, è necessario fare alcune osservazioni.

Perdonare nella speranza di una riconciliazione oltre la morte

Possiamo perdonare veramente solo chi ci chiede perdono per il male che ci ha recato. Se non lo fa, possiamo perdonarlo solo nella speranza che un giorno chieda questo perdono, perché il perdono è autentico solo se vogliamo riconciliarci totalmente con colui che ci ha causato danno e se vogliamo al più presto ristabilire la pace con lui.

E quando la riconciliazione sembra veramente impossibile sulla terra – a causa della violenza della ferita o della rottura – si può perdonare solo nella speranza di una riconciliazione oltre la morte, nella speranza che “l’altro” chieda eternamente perdono per averci “rovinato la vita” e che sarà allora un essere “totalmente diverso”, totalmente trasfigurato. Quando manca questa speranza, perdonare senza che l’altro chieda perdono è assolutamente impossibile. Ma niente è impossibile a Dio!

Imparare a rispettare il cammino di ciascuno

È molto più facile perdonare quando noi stessi abbiamo fatto la meravigliosa esperienza di essere perdonati. Da qui l’importanza di insegnare ai bambini a chiedere perdono per la loro disobbedienza, per le loro testardaggini, di modo che, dopo aver assaporato la gioia di essere perdonati durante l’infanzia, non esiteranno a chiedere perdono in seguito se commetteranno un grosso sbaglio. Molti adulti raccontano che più giovani hanno fatto l’esperienza del perdono, ma che non è mai stato loro insegnato a “incolpare” veramente sé stessi per i loro errori!

Infine, in presenza di persone che sono state terribilmente umiliate, dobbiamo evitare di raccontare esempi di perdono che possono sembrare “eroici” a dei comuni mortali, ma che sembreranno, giustamente, infinitamente più facili da dare del perdono che dovranno dare loro un giorno. Rispettiamo anche il cammino di ciascuno. Non colpevolizziamo coloro per i quali ci vorrà molto tempo prima che maturi nel loro cuore il difficile e meraviglioso perdono che un giorno potranno concedere alla persona che le ha ferite.

Abbé Pierre Descouvemont

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