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4 cose da sapere per far sì che i nostri figli abbiano fiducia in sé stessi

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Edifa - pubblicato il 13/12/20

La fiducia si costruisce attraverso i legami che si creano con gli altri e attraverso le esperienze che si faranno nel corso della vita. Ecco quattro cose da sapere sulla fiducia per infonderla nei vostri figli.

La fiducia è una delle molle principali dell’educazione. Ma come instillarla nei bambini? Ecco alcuni elementi su cui riflettere che vi aiuteranno in questo campo.

La fiducia incoraggia

Tanti genitori ed educatori credono che per incoraggiare un bambino, per stimolarlo, devono mostrargli i suoi fallimenti, rimproverarlo, punirlo, il che invece, il più delle volte porta a dei disastri. Bisogna semplicemente ridargli fiducia in sé stesso: dal bambino che cade ai primi passi e al quale si dirà un gioioso “bravo”, “ce l’hai fatta”; al maldestro che rompe un piatto e riceve un sorriso di ringraziamento per il servizio che voleva rendere; alle difficoltà scolastiche di cui si dovrebbero sottolineare solo i progressi!

La fiducia è contagiosa

Affinché i nostri figli abbiano fiducia in sé stessi, iniziamo coll’avere noi fiducia in noi stessi, e soprattutto nelle nostre capacità di essere dei buoni genitori. Quando confrontiamo ciò che vorremmo essere con ciò che siamo realmente, ci sentiamo al di sotto di tutto. Ciascuno di noi sogna di essere un genitore perfetto, ma i genitori perfetti non esistono! Tuttavia, i nostri figli non possono avere genitori migliori di noi perché il Signore ci ha scelti per loro, e se conosce i nostri limiti e il nostro peccato, sa anche, meglio di chiunque altro, tutti i talenti che possediamo e le grazie che ci sono state donate per compiere la nostra missione di educatori cristiani.

La fiducia è un atteggiamento esigente

La fiducia è esigente sia per chi ripone la fiducia che per chi la riceve. Dare fiducia ad un bambino non significa lasciargli fare tutto ciò che vuole: “Fai quello che vuoi, me ne lavo le mani”. Si tratta piuttosto di fare un patto con lui: “Mi aspetto qualcosa da te: so che puoi farcela e puoi contare su di me per aiutarti”. Questa doppia certezza – io posso farcela, e i miei genitori saranno al mio fianco – è un potente motore che permette al bambino di progredire continuamente.

La fiducia deve essere misurata e progressiva. Fin dalla nascita, i bambini hanno bisogno di sentire che abbiamo fiducia in loro. Ma non daremo la stessa fiducia ad un neonato di pochi mesi e ad un adolescente di 15 anni! Se la nostra fiducia non si adatta alle reali possibilità del bambino, si sentirà schiacciato invece che aiutato a crescere. Juliette, 12 anni, è capace di occuparsi dei suoi fratellini, eppure i suoi genitori non le affidano ancora questo compito la sera perché sanno che ha un temperamento ansioso.

Se la fiducia da una parte può fare dei miracoli, dall’altra la paura di deludere può creare delle catastrofi: fidarsi troppo equivale ad esigere troppo. Se alziamo troppo l’asticella, i nostri figli si rifiuteranno di saltare.

La fiducia si dà continuamente

La fiducia non è “tutto o niente”. A nostro figlio che ci ha mentito gravemente, siamo tentati di dire: “Non ci fideremo più di te”. Dovremmo aggiungere: “Sta a te riconquistare la nostra fiducia”.

Quando non possiamo fidarci di un bambino su questo o quell’aspetto (perché mente, perché è maldestro, perché non riesce a controllare la sua rabbia, ecc.), mettiamo in luce anche gli ambiti in cui possiamo contare su di lui. Ce ne sono sempre, anche nei bambini più difficili o negli adolescenti più ribelli.

Stabiliamo un clima di fiducia intorno ai nostri figli. Hanno bisogno che abbiamo fiducia in loro, ma anche in coloro che li circondano e che si prendono cura di loro in un modo o nell’altro: insegnanti, catechisti, educatori, nonni, zii e zie, amici, ecc. È vero che dobbiamo essere vigili e non affidare i nostri figli a chiunque; è vero che riporre la nostra fiducia – negli insegnanti, per esempio – non significa scaricare su di loro ogni responsabilità educativa. Ma non dobbiamo neanche essere sospettosi di tutto! Vigilanza deve fare rima con benevolenza, altrimenti i bambini saranno i primi a patirne!

Dio si fida di noi: ne siamo abbastanza consapevoli? Se non ci rendesse capaci di fare il nostro meglio, non ci chiederebbe di farlo. E questo consiste prima di tutto nel lasciarci amare da Lui, incondizionatamente, così come siamo. Questo consiste nel riporre tutta la nostra fiducia in Lui per tutto e per sempre.

Christine Ponsard

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