di Denis Sonet
Un periodo di vuoto per la coppia, un momentaneo calo della libido, l’affievolirsi dell’amore e dell’ammirazione, i conflitti perpetui per delle sciocchezze… Molte cose possono causare la “morte” della coppia, ma non dobbiamo disperare, si può sempre ripartire. Tuttavia, perché ci sia resilienza e resurrezione della coppia, si deve rispondere positivamente a due domande: “Volete, sì o no, salvare la vostra coppia? E siete pronti a fare ciò che è necessario?” Esistono i mezzi per farlo.
Quando la coppia fa un lavoro su sé stessa e si rimette in discussione, rinasce
In primo luogo, è importante ripristinare il dialogo all’interno della coppia. Ogni coniuge deve essere in grado di esprimere le proprie aspettative, desideri e delusioni… ma attenzione, senza giudicare! Piuttosto bisogna indicare le cause dei problemi. Per esempio, la mediocrità del nostro amore non è forse la causa dell’adulterio di uno di noi? In secondo luogo, dobbiamo riscoprire la meraviglia dell’altro; l’ammirazione è la porta dell’amore. Troppo spesso ci concentriamo sui piccoli difetti e le irritanti manie dell’altro, invece di vedere le sue qualità più importanti: “È insopportabile, ma ha comunque un buon cuore”, diceva una moglie! Infine, a volte è bene fare dei gesti d’amore in modo che, in seguito, riappaia il sentimento.
Ma i mezzi necessari esistono anche al di fuori della coppia. Quando abbiamo individuato la causa del problema, e ci sentiamo impotenti di fronte ad esso, a volte è necessario avere l’intelligenza e l’umiltà di farsi aiutare senza esitare. Troppe coppie si consultano tardi: “Da otto anni non c’è più tenerezza tra di noi”. La cosa grave non è che non hanno tenerezza, ma che abbiano aspettato otto anni prima di rivolgersi ad uno specialista competente. Esistono anche sessioni speciali per le coppie in grosse difficoltà.
Quando una coppia fa questo lavoro di rimessa in discussione, rinasce: ogni problema che viene superato permette alla coppia di vivere insieme una vita migliore rispetto al passato. Il pittore Auguste Renoir diceva: “Quando nella nostra vita sopraggiunge un avvenimento o una persona (come nel caso dell’adulterio), ne moriamo o ne resuscitiamo”. Già che ci siamo, è meglio resuscitarne.