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Marito, figli, lavoro, hobbies… a chi dare la priorità?

Busy - Mom - Mother - Baby - Work

© goodluz

Edifa - pubblicato il 11/11/20

Non è raro che una donna si senta divisa, o addirittura lacerata, tra la sua vita matrimoniale, la sua missione materna ed i suoi impegni esterni. Quale posto deve dare a ciascuno di essi?

di Christine Ponsard

Quale donna non si è mai sentita in colpa per non aver fatto abbastanza? Per non dedicare sufficientemente tempo ai suoi figli e a suo marito, per non essere disponibile per aiutare a scuola o a visitare un’amica malata, per non tenere la casa impeccabile o per il suo lavoro… la lista potrebbe continuare all’infinito! Quali priorità darsi?

Mettersi all’ascolto di Dio per discernere le scelte da fare

“Quando sono in ufficio”, sospira Sofia, madre di tre ragazzi, “mi rimprovero di non stare con i miei figli; e quando sono con loro, penso a tutte le cose che non ho fatto in ufficio”. Dorotea, i cui cinque figli hanno tra i 5 e i 12 anni, si rammarica di esercitare la sua maternità a discapito della sua coppia: “Non abbiamo quasi più tempo da passare insieme. Quando mio marito torna a casa la sera, sono così stanca che ho solamente voglia di dormire!”

È chiaro che nessuna donna può essere disponibile per tutti 24 ore al giorno. E poi, il Signore non chiede tanto! Non ci chiede mai cose impossibili. Quando abbiamo l’impressione di dover svolgere mille compiti contemporaneamente, è perché ne aggiungiamo noi altri: oltre alla Volontà di Dio, vogliamo realizzare i nostri progetti personali. Vogliamo fare troppo, mentre il Signore ci chiede solo ciò che possiamo realizzare pacificamente ogni giorno. Per discernere le scelte che dobbiamo fare, mettiamoci all’ascolto di Dio: Egli ci parla nel silenzio della preghiera (quotidiana), nella Sua Parola (da assaporare senza moderazione), e attraverso i nostri fratelli (soprattutto il nostro coniuge e l’eventuale Padre spirituale).

L’amore coniugale viene prima di tutto

Il tempo che passiamo tra coniugi non viene rubato ai nostri figli, che ne sono, al contrario, i principali beneficiari. Ciò di cui hanno più bisogno sono due genitori che si amano; l’amore non è dato una volta per tutte il giorno del matrimonio, come una bella casa consegnata chiavi in mano, ci si sposa per amarsi e tutto è ancora da fare! Costruire l’amore, giorno dopo giorno, richiede tempo e disponibilità. Per cominciare, è essenziale definire chiaramente lo spazio dei genitori a casa con delle semplici regole. Hanno il diritto di cenare da soli senza essere disturbati ogni cinque minuti; nessuno entra nella loro stanza senza bussare; e il loro letto non è il letto dei bambini, anche nel caso di una malattia o di un incubo.

I bambini invadono la nostra vita? Cerchiamo un modo per riprendere fiato, per ritrovarci insieme come due innamorati. Non è sempre facile, ma nella stragrande maggioranza dei casi è possibile, bisogna volerlo davvero: quante mamme, che sognano un weekend con il marito, trovano mille scuse per non farlo! Non ci sono abbastanza soldi, i bambini troppo piccoli, troppi figli, i nonni troppo lontani, ecc. Organizziamoci tra famiglie per tenere i rispettivi figli. Non è necessario andare lontano per godersi questo momento di intimità: anche se restiamo a casa, possiamo semplicemente assaporare la gioia di parlaci senza essere interrotti, di andare a messa in un monastero vicino, di fare un picnic nel bosco o una cena a lume di candela. In breve, di uscire dalla routine.

Per dare sé stessi, bisogna avere qualcosa da dare

Trasportate dalla loro generosità, troppe donne non sanno più badare a sé stesse: non appena si riservano uno spazio, “una vacanza” senza figli, senza marito, il demone del senso di colpa viene a torturarle. Fermi! Mettiamo a tacere quel demone, non per comportarci come terribili egoiste, ma per esercitare la più elementare carità verso noi stesse: esigere di poter ricaricare le nostre batterie.

Spetta a ciascuno vedere di cosa ha bisogno: la preghiera, naturalmente, e un minimo di silenzio e di solitudine. Ma anche la lettura o il disegno, il karate, il nuoto, una visita al museo o delle passeggiate nella foresta: queste poche ore per ritrovarsi con sé stesse rendono possibile, dopo, di essere mogli e madri migliori. Non dimentichiamo il consiglio di San Bernardo: “Si dà solo la propria pienezza, fatevi serbatoio prima di essere canale”.




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