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Vivere una relazione a distanza: missione (im)possibile?

Young man; girlfriend; video call
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Edifa - pubblicato il 29/10/20
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Per motivi professionali o per studio, alcune coppie vivono la loro storia d’amore a distanza. È una prova che si rivela difficile ma non impossibile da superaredi Alain Bandelier

Oggi sempre più coppie (anche quelle sposate) sono costrette a vivere la loro relazione a distanza. Che sia per motivi professionali, di studio o di altro tipo, è spesso complicato gestire questo tipo di situazioni. Come costruire la propria vita di coppia con questa modalità?

Scriversi, ritrovarsi nella preghiera, vivere al massimo i momenti trascorsi insieme

Primo consiglio: scrivete. Spesso si dicono più cose per iscritto che oralmente, gli uomini soprattutto, perché raramente brillano nell’arte dell’ascolto e della confidenza. Mio padre, prigioniero in Germania, scriveva ogni giorno una lettera alla sua giovane moglie, con una brutta matita, su pezzi di carta recuperati qua e là. L’amata non li ha letti che alla liberazione! La guerra è finita, e Internet rende le cose più facili, grazie a Dio!

Secondo consiglio: datevi un appuntamento invisibile ogni giorno nella preghiera. Che ci vediamo o meno, che siamo vicini o lontani, in luna di miele o che stiamo attraversando le prime delusioni o incomprensioni, siamo insieme nella mano di Dio, il Cuore di Cristo è la via più breve da un cuore all’altro. L’Eucaristia è in particolare il luogo privilegiato dove la comunità coniugale si rinnova, si approfondisce, si purifica e si fortifica: egli ha amato la Chiesa e ha dato Sé stesso per Lei, invitando gli sposi credenti ad entrare a loro volta in questa grazia del dono, che è il segreto dell’alleanza.

Terzo consiglio: ovviamente, vivete al massimo i momenti in cui potete ritrovarvi, ma viveteli senza stress, senza l’ansia di recuperare il tempo perduto. Al contrario, siate il più naturali possibile, riscoprendo il gusto per le cose semplici, la gioia di condividere occupazioni banali, come la spesa, organizzare l’ambiente di vita, l’andare e venire, gli incontri. Questo non preclude alcune fantasie o gite memorabili.

E non dimenticate di cantare, ridere, respirare!

Per gli sposi motivati, uniti nella volontà di seguire le vie del Signore, è anche un’occasione per vivere un’offerta, potrei dire un sacrificio, ma nel linguaggio comune questa parola sottolinea la privazione, mentre è necessario sottolineare il dono: un dono che si fanno l’un l’altro, e un dono che fanno insieme al Signore. Questa offerta ha significato e valore per il focolare e per la sua fecondità spirituale. E non dimenticate di cantare, di ridere e di …respirare!

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