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Astuzie divertenti e ludiche per far amare il rosario ai vostri bambini

FAMILY PRAYING

© Shutterstock

Edifa - pubblicato il 07/10/20

Il 7 ottobre la Chiesa celebra la Madonna del Rosario e tutto il mese di ottobre è dedicato a questa preghiera. Come insegnare ai nostri figli ad amarla?

di Christine Ponsard

“Nel rispetto della libertà dei figli di Dio, la Chiesa ha proposto e continua a proporre ai fedeli, con particolare insistenza, alcune pratiche di pietà, e tra queste c’è la recita del santo Rosario. In questo mese di ottobre, detto “mese del santo Rosario”, è opportuno ricordare l’invito di San Giovanni Paolo II, che citava quanto scriveva papa Paolo VI nel 1974: “Non c’è dubbio che il santo Rosario della Vergine Maria debba essere considerato come una delle più eccellenti ed efficaci preghiere comunitarie che la famiglia cristiana è invitata a recitare”.

Il Rosario è una preghiera molto semplice. Ricordiamoci che consiste nel meditare la vita di Gesù con Maria, sgranando decine sulla corona (dieci Ave Maria precedute da un “Padre Nostro” e seguite da un “Gloria al Padre”). È quindi una forma di preghiera adatta a tutti, grandi e piccoli, ed è particolarmente adatta alla preghiera in famiglia. Come possiamo scoprirlo… o riscoprirlo in famiglia?

Una decina del rosario ben recitata dura solo cinque minuti

Uno degli aspetti del Rosario che più colpisce è proprio la sua semplicità. È una preghiera che non ha niente di straordinario né di sensazionale, che non richiede un apprendimento complicato. Ecco perché il Rosario è per eccellenza la preghiera dei poveri e dei bambini: lungi dall’essere lo sproloquio di una vecchia bigotta, è l’instancabile ripetizione meravigliata del nostro amore per Dio attraverso Maria. Recitare il Rosario, ripetendo sempre le stesse parole, ci ricorda che il valore della nostra preghiera non è quello che diciamo. Colui che prega attraverso di noi è lo Spirito Santo, quindi quando preghiamo, non ci viene chiesto di cercare di dire cose complicate o straordinarie, ma semplicemente di essere lì, disponibili, aperti all’azione dello Spirito Santo dentro di noi.


POPE BENEDICT XVI

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Non bisogna dimenticare che non recitiamo il rosario “perché dobbiamo”, e per poterlo finire in fretta il più rapidamente possibile, così non ha senso. È fuori questione, naturalmente, di imporre interminabili preghiere ai più piccoli, o almeno quelle che a loro sembrano tali. Ma il rosario, come tutte le preghiere, suppone che ci fermiamo davvero, che smettiamo di correre per stare con Dio. La preghiera presuppone il silenzio e la pace interiore, e che acconsentiamo ad abbandonare totalmente nelle mani di Dio le nostre preoccupazioni ed il sovraccarico di impegni. Inoltre, a livello strettamente pratico, ricordiamo che una decina del rosario ben recitata dura solo cinque minuti… il che non è un tempo molto lungo, anche per i più piccoli.

Astuzie giocose per evitare la monotonia e la routine

I bambini sono felici di avere un rosario e di imparare a contare le Ave Maria sui grani. È facile trovare rosari o decine solidi ed economici che permettono ai bambini di avere sempre il loro rosario a portata di mano, come la piccola Bernadette di Lourdes che, semplice e ignorante com’era, conosceva “a memoria” la preghiera del rosario.

Per evitare la monotonia e la routine, si può variare in modo da recitarlo in famiglia: una preghiera sotto forma di dialogo, che i piccoli sono in grado di condurre molto presto, con grande orgoglio, una breve meditazione basata su un brano del Vangelo prima di ogni decina, la scelta di un Mistero per ogni giorno, o per tutta la settimana, intenzioni prima di ogni decina o di ogni Ave Maria, l’illustrazione dei Misteri del Rosario con disegni esposti nell’angolo della preghiera, ecc.


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Ci sono molti libri per tutte le età che aiutano a scoprire e meditare i quindici “Misteri del Rosario”. Questi libri possono essere utilizzati prima o durante la preghiera, per guidare la meditazione all’inizio di ogni decina per esempio. Le illustrazioni proposte nei libri per bambini possono aiutarli a visualizzare le scene del Vangelo e a focalizzare la loro attenzione. È anche possibile mettere nell’angolo della preghiera un grande quadro che rappresenta il Mistero o i Misteri del Rosario meditati in quel giorno.

Ma perché pregare Maria?

Perché chiedere alla Vergine Maria di pregare per noi invece di rivolgerci direttamente a Dio? Perché è la Madre di Cristo e nostra Madre, perché annuncia e prefigura la Chiesa. Nella Sua persona, la Chiesa implora il Padre del Cielo, implora il Figlio ed è Soggetta allo Spirito che Invoca. Pregare la Vergine Maria, affidando l’esaudimento alla sua intercessione, non ci fa salire di un altro gradino verso Dio, ma ci fa riconoscere, nell’impotenza della nostra fede, l’Onnipotenza della Fede della Chiesa. Questa Chiesa tale come Dio l’ha voluta: Sposa di Suo Figlio, e tale come noi osiamo crederLa quando guardiamo a Maria che ne è la fonte, il modello e l’anticipazione.




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