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L’intesa tra i genitori? Il miglior regalo per i loro figli

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Shutterstock / vasylshepella

Edifa - pubblicato il 19/09/20

La tenerezza e l'affetto che i coniugi si mostrano l'un l'altro, costituiscono la migliore scuola di vita e di amore per i loro figli.

di Sabine Bidault

Thomas, 10 anni, aveva grandi difficoltà ad addormentarsi la sera. Si alzava dieci volte a notte perché aveva sete, paura o perché si svegliava angosciato. La psicologa aveva consigliato ai genitori di andare insieme a salutare e a baciare il figlio ogni sera, una volta a letto, e a ricordargli che gli volevano bene e che il papà e la mamma si sarebbero amati per sempre. Dall’oggi al domani, Thomas si è messo a fare sogni tranquilli, a sorridere di nuovo… e anche a prendere voti migliori a scuola. Ciò che l’aveva preoccupato erano stati i vari litigi tra i suoi genitori e la storia di un compagno di classe i cui genitori stavano divorziando.

Michel e Amélie dicono a questo proposito: “I nostri figli sono dei radar. Se qualcosa non va tra di noi, nonostante i nostri sforzi per evitare che ne siano testimoni, loro “sanno”. Il più piccolo diventa “piagnucoloso”, la sorella dice “no” a tutto e i due più grandi si picchiano. Invece, un giorno in cui ci siamo chiesti discretamente perdono, c’è stata una grande pace tra i nostri figli.” Per Marc e Nathalie, ci sono due “rilevatori” dell’armonia coniugale: la macchina e la preghiera, dove genitori e figli sono in una grande sintonia. “Se i bambini sentono delle tensioni tra di noi, è il campo di battaglia.” Quando una coppia si ama, i figli ne raccolgono i frutti. Ma quando la barca dell’amore coniugale attraversa una tempesta, i primi ad avere il mal di mare sono i figli.

L’amore dei coniugi, il terreno fertile per l’educazione dei figli

A causa di un’immagine difettosa dei genitori, molti giovani falliscono nel loro tentativo di costruire una vita familiare, e questo anche se hanno ricevuto una “buona educazione” che li porta alla propria realizzazione sociale e professionale. Patricia ricorda: “Durante tutta la mia infanzia, ho sentito mia madre criticare mio padre, a tal punto che ho avuto un’immagine molto negativa di lui e, inconsciamente, anche di tutti gli uomini. Ho potuto sposarmi solo dopo aver “restaurato” l’immagine di mio padre.” Lo sguardo positivo che i coniugi hanno l’uno sull’altro è essenziale per permettere al figlio di costruire una bella famiglia.

L’amore degli sposi non dispensa dal compito educativo, ma è il terreno fertile in cui potrà dare i frutti migliori. Hélène ne è testimone: “Il fatto di sentirmi amata incondizionatamente da mio marito, anche in caso di disaccordi e di imperfezioni, mi dà l’energia per amare i miei figli senza demagogia, senza cercare inconsciamente di catturare il loro amore. Mi appoggio all’amore di Michel per cercare il loro vero bene nel campo dell’educazione”. “Se nostra figlia Marguerite non sente unità tra di noi, come testimoniano Paolo e Isabelle, si allontana, o si avvicina all’uno rifiutando l’altro, e fa tutto di testa sua. Ma appena ci sente in armonia, diventa coccolosa e viene a “ricaricare le sue batterie” da noi”.

Il grande timore dei bambini è di vedere i loro genitori separarsi: “Come scegliere tra mamma e papà? Non mi importano le loro ragioni, ho bisogno di entrambi. Se si separano, dove andrò?” Il primo elemento costruttivo che la solidità dell’amore coniugale dà ai figli è il senso di sicurezza, indispensabile per lanciarsi nella vita senza paura. Con Michel e Amélie, due temperamenti forti, l’atmosfera non è sempre armoniosa in casa. “Ma i nostri figli sanno che per noi il nostro matrimonio è un sacramento indissolubile. Questo permette loro di sopportare un po’ più serenamente le nostre discussioni!” Ma quanto è delicato il passaggio dalla comunione coniugale alla comunione familiare! Marito-moglie, padre-madre, genitori-figli: questo rapporto triangolare deve essere costantemente perfezionato, come spiega Annie de Butler, psicoanalista.

Conoscersi bene per correggere i propri eccessi

Michel e Amélie hanno come regola comune di non contraddire mai l’altro, quando un figlio chiede un permesso o un consiglio. Questo è importante affinché il bambino non si ritrovi tra due opinioni contrastanti e non giochi sui dissensi della coppia per raggiungere i propri fini. La complementarità è un aiuto in ambito educativo. Inoltre, sapendo di arrabbiarsi facilmente con il figlio, Michel delega spesso alla moglie affinché possa dare un divieto più tranquillamente. L’umorismo di Michel d’altra parte aiuta a neutralizzare i potenziali conflitti: “Ormai è diventato uno scherzo: non appena Amélie ed io ci imbattiamo in una contraddizione tra di noi, i bambini ricominciano: ‘Ma mamma, ha detto che…'”. Tutti poi ridono. D’altra parte, umorismo e umiltà hanno la stessa radice, vero?”

È necessario anche “imparare a conoscersi bene per correggere i propri eccessi, come il desiderio di sfuggire dalle proprie responsabilità o di affidarsi troppo sull’altro”, spiega Hélène. Ad ogni modo, ciò che è essenziale è capire che la complicità coniugale non si costruisce in un solo anno, ma che è da consolidare, e da adattare costantemente ai cambiamenti della vita.

Prendersi del tempo per la coppia è essenziale per l’equilibrio di tutti

Un altro imperativo per i coniugi è di dedicarsi del tempo in coppia. “Eravamo riusciti ad andare via per un weekend da innamorati”, dice Christel. Appena arrivati al nostro cottage, la mia prima reazione è stata quella di voler chiamare per vedere se i bambini stavano bene. Mio marito è riuscito a dissuadermi, infatti sapevano dove chiamarci se ci fosse stato un problema. Mi sono resa conto che facevo fatica a non pensarci. Ma alla fine sono riuscita ad avere un giusto distacco con i bambini.”

A tal proposito, Christophe sottolinea la “piaga del cellulare”, questo “cordone ombelicale virtuale”, che rende i bambini onnipresenti perché chiamano per un sì o per un no, e impedisce loro di imparare ad essere autonomi. “È sorprendente come un po’ di distanza, di silenzio e di tempo permettano di vedere più chiaramente, di relativizzare le difficoltà di un bambino in particolare, di far emergere soluzioni o di risolvere dei conflitti”. Christel mette in guardia anche contro le “buone scuse” per non trovare del tempo per la coppia: “Quando ho guardato più da vicino gli “obblighi” che avrebbero dovuto occupare tutti i miei fine settimana fino all’estate, ho visto che in realtà la mia presenza con i bambini non era sempre indispensabile”. Thibault e Bénédicte, dal canto loro, si alzano ogni giorno mezz’ora prima dei bambini per una colazione da innamorati, indispensabile per l’equilibrio di tutti.

“L’amore può essere approfondito e preservato solo dall’Amore”

La tenerezza reciproca nei coniugi (un sorriso, un gesto affettuoso) si riversa nella vita dei figli. Inconsciamente, i bambini imitano questi atteggiamenti, tra di loro e nei confronti dei loro genitori. Colpisce vedere Beatrice, 15 anni, capace, senza falsa modestia, di dichiarare davanti agli amici “Mamma, ti voglio bene”.

Pauline, una capo scout, dice: “Mi piace trascorrere una serata con ogni scout del mio gruppo e le loro famiglie. Capisco meglio il bambino quando vedo i suoi genitori: alcuni sono attenti al coniuge, si valorizzano, si ringraziano; altri invece non sanno comunicare e si mandano delle frecciatine gratuite. Ritrovo spesso gli stessi atteggiamenti nei loro figli”.

Ma al di là dei mezzi umani, “l’amore può essere approfondito e preservato solo dall’Amore”, come insegnava san Giovanni Paolo II. “Se ognuno di noi non dedica del tempo per andare a dissetarsi alla Sorgente, tutti i nostri rapporti, con il coniuge e con i figli, appassiranno come una pianta assetata”, testimonia Christopher.

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