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Alzarsi presto al mattino, la chiave per una giornata riuscita

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Gpointstudio / Shutterstock

Edifa - pubblicato il 13/09/20

Sognate la venticinquesima ora nella giornata per avere un po' di tempo per voi stessi? Svegliarsi un’ora prima vi permetterà di realizzare tutti i vostri più importanti progetti. Ecco la chiave per introdurre questa nuova abitudine!

di Bénédicte de Saint-Germain

Come trovare del tempo per sé stessi quando la giornata passa così in fretta, quando le sollecitazioni ci tormentano già dal mattino? Basta portare la sveglia in avanti di una o due ore! No, non è un incubo… Chi non vorrebbe riacquistare energia, massimizzare le proprie capacità, ridurre lo stress ed avere una salute migliore? Alzarsi presto permetterebbe di fermare il tempo che fugge e questa sensazione perpetua di correre senza mai riuscire a realizzare i propri desideri più profondi.

Ideale per fare il pieno di energia

Ogni giorno verso le 6 del mattino, Valeria si alza. Madre di tre figli, dal temperamento appassionato, è l’amministratore delegato di una grande impresa. “Ho scoperto la necessità di rendere più equilibrata la mia vita con un tempo per me stessa, un tempo per la famiglia ed uno per il lavoro.” Il tempo per sé stessa lo trova al mattino respirando l’aria fresca di fuori, facendo Pilates in salotto o una passeggiata di tre quarti d’ora con il marito. Niente telefono, solo uno sguardo alle sue e-mail: “Non c’è urgenza, non bisogna pensare di essere indispensabile.” Risultato: “Mi sento più disponibile, perché sono stata disponibile a me stessa”.

Edoardo ha 33 anni, ed anche lui porta il peso della famiglia: “È questo che mi ha fatto spingere in là i limiti del tempo.” Si alza alle 5.30 del mattino e svolge una serie di attività: preghiera, esercizio fisico, stiro, lettura, formalità amministrative e piccolo bricolage, e in questo periodo sta riparando i giocattoli dei bambini. Questa parentesi vissuta nel silenzio della casa senza essere disturbato, gli dà l’impressione di essere più vivo e di ricaricarsi, al punto di adottare lo stesso ritmo in vacanza con un’ora di sonno in più. Una vita più equilibrata è uno dei primi frutti osservati nelle persone mattiniere.

Un altro vantaggio della formula è la creatività. Dopo aver preso il caffè in giardino, ringraziato per “essere al mondo”, sognato, meditato, pregato, Colette inizia a scrivere: “Tutto comincia, tutto è possibile. Ho la mente fresca, sono piena di energia e di desideri. Mi piace contemplare gli alberi o il mare, ovunque mi trovi, sono ancora concentrata, unita all’essenziale”.

Il segreto dei mattinieri

Spostare la sveglia in avanti di un’ora sembra semplice. Ma è così facile? Come fare se si è andati a letto tardi la sera prima, se il bambino è stato malato durante la notte, se il coniuge ha un ritmo diverso, se si lavora con orari decalcati o che cambiano continuamente? “Mi chiedo come ho fatto”, dice Colette, che ha scritto la sua tesi ogni mattina alle 5 mentre i suoi cinque figli dormivano. “È una lotta”, ammette Elisabetta, madre con una famiglia numerosa. “È faticoso”, ammette Edoardo. “Ho spesso voglia di crogiolarmi nel letto”, confessa Axelle, scapola che occupa un posto di responsabilità nella comunicazione.

Il segreto? Uno ritmo di vita equilibrato facendo un breve pisolino o andando a letto prima, verso le 22.30. Dopo aver fatto sport, pregato, fatto un’attività dopo l’altra durante il giorno e la sera o dopo essersi presi cura dei bambini, di solito ci si addormenta molto velocemente. In caso di imprevisto, questi eroi del risveglio mattutino si concedono un piccolissimo tempo di sonno in più per un massimo di sette ore, col rischio di accumulare fatica. Ma non troppo, spiega Edoardo, “altrimenti non avrei il tempo di fare tutto!”

Attenzione pero a non ridurre troppo il proprio tempo di sonno

Abituarsi a svegliarsi presto il mattino sarebbe quindi accessibile a tutti, purché vi sia la volontà di realizzare i propri desideri più cari. Pascal Ide, sacerdote e medico, avverte però che “bisogna rallegrarci della riscoperta del ritmo fondamentale dell’uomo e della natura: il giorno è fatto per l’attività e la notte per il riposo. Questo è stato uno dei grandi contributi della Regola di San Benedetto”. Ma “gli ipnologi (medici specializzati nel sonno) stimano che alcuni siano più mattutini e altri più serali. Non tutti hanno la stessa qualità di presenza di attenzione dal momento in cui si alzano il mattino presto”.

Padre Ide mette in guardia contro ogni diminuzione del sonno di cui tutti hanno bisogno: “Come il bisogno di bere o di respirare, dormire è vitale, per una durata di tempo che ripara la nostra psiche e il nostro organismo. Qualsiasi strappo si paga in fretta, ad esempio, da una maggiore sensibilità ai disturbi fisici e inoltre, consumiamo il nostro capitale di salute, anche se nei giovani gli effetti si faranno sentire solo dopo qualche anno. Questo bisogno dev’essere soddisfatto al più presto: non possiamo durante la settimana cumulare un arretrato di sonno di sei ore per poi recuperarne dodici a notte durante il week-end”!

Una volta che si ha sperimentato quel momento speciale, è difficile rinunciarvi. Carlo, 57 anni, padre di famiglia, si alza alle 6 del mattino da quando ha vissuto la malattia e la perdita di una persona cara. “Con le preoccupazioni, il mio ritmo biologico è cambiato, mi sono svegliato sempre più presto, cercavo un modo per agire sui miei limiti. Avevo bisogno di svuotare la mente e andavo a nuotare quasi ogni mattina dopo aver accompagnato i bambini a scuola. Da allora, ho preso questo ritmo e non mi pongo più la questione, avere riempito quella fascia oraria al mattino ha reso la mia giornata più dinamica e, con il passare delle settimane e dei mesi, la mia motivazione è diventata molto forte. So che mi fa bene e non riesco più a farne a meno”.

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