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Ci sono paure che vi rovinano la vita? Ecco come superarle

medo

Ipatov

Edifa - pubblicato il 10/08/20

Paura dell'altro, del fallimento, di sé, della malattia, del futuro... La paura a volte diventa il nostro peggior nemico quando irrompe nella nostra vita sotto forme diverse. Ecco alcuni suggerimenti per sconfiggerla.

La paura è uno dei sentimenti tipici dell’essere umano. Non solo dei tempi moderni, ma di tutti i tempi, è il primo frutto del peccato originale. Nel primo libro della Bibbia si racconta come l’uomo ha preso la decisione di disobbedire a Dio, e la storia continua così: “Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?” L’uomo rispose : “Ho sentito la Tua voce nel giardino e ho avuto paura perché sono nudo e mi sono nascosto” (Genesi 3, 9-10). Questa scena è tutt’altro che ridicola, contiene una grande rivelazione sull’uomo, su Dio e sul rapporto tra l’Uno e l’altro. Per ragioni che ci sfuggono, e che noi per questo chiamiamo peccato originale, l’uomo, che era stato creato per Dio, comincia ad avere paura di Lui. Quando Dio lo cerca, si nasconde, si trova ridicolo, fragile, indecente, ha paura del Suo sguardo, ha paura di ciò che Egli penserà. A dire la verità, non sa davvero di cosa ha paura, ma ha paura, è come un passerotto che si spaventa per un niente e vola via veloce senza motivo.

Dal momento in cui ha paura di Dio, tutto lo spaventa, questo è ciò che il resto della storia della Genesi ci racconta e rivela. L’uomo ha paura dell’uomo: Caino, in un certo senso, ha paura di suo fratello Abele, è geloso di lui e la paura genera l’omicidio. L’uomo ha paura della natura: Il Diluvio racconta la paura che la natura risveglia nell’uomo, può scatenarsi e diventare terrificante. L’uomo ha paura dei gruppi: la storia di Babele racconta come gli uomini abbiano cominciato ad avere paura l’uno dell’altro perché non si capivano. Così la Bibbia descrive l’uomo come un essere tagliato fuori dalle sue radici, destabilizzato, condannato all’angoscia perpetua e che non sarà in pace finché non ritroverà il proprio posto. Quest’uomo che ha paura sono io e questa rivelazione amplifica la mia inquietudine, e pur essendo rassicurato di sapere che non sono l’unico in questo stato, non ho meno paura e ho paura di tutto! Ho paura di ciò che può accadere, ho paura degli altri, ho paura di me stesso e delle mie reazioni, e infine ho paura di Dio. Ma come vincere questa paura?

Paura di tutto e di tutti

Ho paura di quello che potrebbe succedermi. Non ho il controllo del mio futuro, vedo il male ovunque intorno a me, sento la minaccia di forze potenti contro di me. Non è un caso che chi si occupa di prevedere il futuro fa così tanti soldi!
Ho paura degli altri. Stanno lì a guardarmi, ad invidiarmi o a desiderarmi: sono concorrenti, nemici, disturbatori e neanche dei miei amici sono così sicuro, mi piacerebbe poter avere fiducia in tutti. Vorrei avvicinarmi a ciascuno ed avere con lui una conversazione interiore, ma non lo faccio perché ho paura di essere respinto, deriso, ridicolizzato… In fondo, come Adamo, mi sento nudo davanti agli altri, indifeso, fragile e ridicolo e poi ci sono così poche persone che si preoccupano di me. Ho paura di essere usato.

Ho paura di me stesso, conosco me stesso, conosco i miei limiti, conosco le mie idee folli, le mie tentazioni, i miei desideri nascosti. Sono come un otre pieno, vivo nella paura che la realtà di me stesso si veda, che venga fuori, che scoppi. Ho paura che tutto questo male che porto dentro di me e che cerco di riparare come posso, salti fuori all’improvviso. Che vergogna sarebbe! E il discorso degli specialisti della psicologia umana, lungi dal rassicurarmi, mi terrorizza ancor più.

Ho paura di Dio. Per quanto riguarda Dio, devo ammettere che non ho fatto molti progressi dai tempi di Adamo, sono rimasto allo stesso punto. Se c’è qualcuno davanti al quale mi sento nudo, è proprio Dio, Colui che vede tutto, Colui che scruta i lombi e i cuori e davanti Al Quale non si può nascondere nulla. Non è il discorso rassicurante sulla divina misericordia infinita di Dio che mi rassicura, al contrario, sa troppo di un discorso preconfezionato, del tipo: “Non preoccuparti, il giudice non è poi così terribile. Sa che sei un criminale, ma poiché non sei l’unico, se Lui ti condannasse non rimarrebbe più nessuno in Paradiso, cosi puoi dormire tranquillo, Egli è troppo buono per essere giusto!”. Cosa volete, io continuo ad avere paura di Colui che può condannarmi per l’eternità, perché so che avrebbe le Sue buone ragioni per farlo.

Lo Spirito di Dio elimina ogni paura

Sapendo che l’uomo ha paura, Dio ha preso mille precauzioni per avvicinarlo, parlargli, rassicurarlo e per cercare di riconciliarlo. Questo è ciò che dice la Bibbia, è ciò che Gesù è venuto a fare in mezzo a noi, è venuto a rassicurarci. In molte occasioni, parlava a coloro che Gli erano vicini, dicendo: “Non abbiate paura” o “Non temete!”. Non sono belle parole che non servono a nulla: in Gesù, è Dio stesso che rassicura la Sua creatura che si è separata da Lui. Essa troverà la pace solo quando tornerà al suo giusto posto, quello di stare con Dio.

Gesù promette di inviare uno Spirito di consolazione, una delle cui missioni è quella di riconciliare l’uomo con tutti coloro che teme. Egli ha mandato questo Spirito, è uno Spirito materno e chi si lascia accarezzare da Lui si tranquillizza, chi si lascia confortare da Lui vede fuggire le proprie paure. I martiri hanno dato l’esempio di questa tranquilla serenità di fronte alla morte che sorprenderà sempre chi non sa. Lo Spirito di Dio, se sono docile alla Sua presenza, mi toglie ogni paura, mi riconcilia con gli avvenimenti.

Guardare l’altro come un fratello amato da Dio e non come un pericolo

Chi si fida della Divina Provvidenza ha vinto la paura. Lo Spirito di Gesù scaccia dal mio cuore la paura degli altri: “Non temete chi uccide il corpo ma poi non può più fare nulla.” (Lc 12, 4). Chi guarda l’altro come un fratello, amato da Dio, e non come un pericolo, ha vinto la paura, lo Spirito Santo è più forte della paura che ho di me stesso, perché mi conosce meglio di quanto io conosca me stesso. Conosce le mie lotte, intenzioni e debolezze : “e davanti a Dio avremo la pace nel cuore, perché se il nostro cuore ci accusa, Dio è più grande del nostro cuore e conosce tutte le cose”. (1 Gv 3, 19). Chi crede fermamente che “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? (Rm 8, 31), ha già vinto ogni paura.

Lo Spirito Santo mi riconcilia con Dio, non che Egli minimizzi la giustizia di Dio “Temete colui che, avendo ucciso, ha il potere di mandare nella Geenna. Sì, vi dico, è questo che dovete temere.” (Lc 12, 5). Colui che si lascia prendere per mano e riportare alla casa del Padre, dove gli è riservato un posto, dove è atteso e amato, questi vive “fuori dalla paura”. Come si riconosce un vero credente? È colui che non ha più paura, perché ha permesso al Signore di eliminare la paura in lui come una brutta tossina e si è lasciato riconciliare da Dio (2 Corinzi 5, 19-21). Il sacramento della riconciliazione è stato voluto dal Signore per estirpare da me tutte le cause di paura. In superficie i venti contrari possono ancora causare tempeste, ma nelle profondità dell’oceano del suo cuore il credente è in pace.

Alain Quilici

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