Rimanere nella benevolenza è un frutto dello Spirito Santo. Ma come possiamo mantenere e coltivare questo sguardo d’amore tipicamente cristiano in famiglia? Ecco alcune indicazioni per rafforzare questo modo di essere in tutti i suoi membri. Fiorenza Brière-Loth
L’etimologia della parola benevolenza evoca non solo il “bene”, ma anche il fatto di essere “insieme” e “d’accordo”. Coltivare la pratica della benevolenza in famiglia significa dare a tutti la stessa attenzione, la stessa importanza e la stessa comprensione che vorremmo fosse data a noi: ecco 10 punti chiave per riuscire a coltivare questa attenzione fraterna verso chi ci è vicino.
Imitare lo sguardo di Cristo
Cercare di guardare il proprio coniuge o i propri figli con lo sguardo di Cristo, può trasformare l’approccio che si ha verso di loro.
Evitare discussioni che creano tensioni
In famiglia, a tavola, bandite ogni discussione sui voti e sui risultati scolastici dei figli, altrimenti il pasto diventerà per loro una situazione penosa, dove l’atmosfera è pesante e con la sensazione di esistere solo per il loro status di studenti.
Pregare per rimanere “zen” durante le discussioni
Se non siete d’accordo con il vostro coniuge, evitate di interromperlo, ascoltatelo e, se cresce il nervosismo, pregate in silenzio per qualche secondo per calmarvi, piuttosto che farvi coinvolgere in discussioni e con parole troppo dure.
Dedicare del tempo di qualità ad ognuno
Regalare del tempo ad ogni persona, figlio o coniuge, anche breve, ma in cui si è pienamente disponibili. La persona che ne beneficia capisce che conta e si sente importante agli occhi dell’altra persona.
Ascoltate i vostri figli e fateli parlare
Quando i figli vanno a letto, fateli raccontare due eventi della giornata, il più triste e il più felice, per capire meglio ciò che li anima. In questo modo i figli si sentiranno ascoltati e potranno esprimere facilmente le loro emozioni.
Utilizzare gli errori dei bambini come trampolino di lancio
È molto importante imparare a considerare gli errori dei propri figli come opportunità di apprendimento. Chiedergli dove potrebbero migliorare li coinvolge e gli insegna a conoscersi e rimaniamo spesso sorpresi dalla pertinenza delle loro valutazioni.
Coltivare l’attitudine alla gratitudine
Organizzate di tanto in tanto un pasto dove tutti possano fare un qualsiasi ringraziamento ad un membro della famiglia. Si può anche complimentarsi con ognuno per delle sue particolari azioni o qualità.
Dare un esempio di umiltà
Saper riconoscere la propria responsabilità e scusarsi in caso di eccesso è giusto, e insegna ai bambini a fare lo stesso.
Evitare assolutamente le calunnie e le maldicenze
Quando a volte la conversazione piega verso la maldicenza, cambiate argomento.
Incoraggiate e lodate i vostri figli
Non giudicate i figli a partire dai loro difetti, ma dalle loro qualità: questo li spingerà al bene. Ciò su cui mettiamo l’attenzione li farà crescere e ne raccoglieremo i frutti.