In un momento in cui i genitori sono costretti ad insegnare a casa e gli studenti per la maturità si affrettano a ripassare le varie materie con metodi più o meno improvvisati, uno specialista rivela i comportamenti giusti da adottare per rafforzare la memoria. di Clotilde Hamon
Che senso ha imparare se poi ci si dimentica tutto? In un momento in cui i genitori faticano a far svolgere i compiti ai figli confinati in casa e gli studenti devono lavorare da soli per prepararsi agli esami di fine anno, questa domanda si ripropone spesso. Alain Lieury, professore di psicologia cognitiva, spiega ed approfondisce in modo molto accessibile come funziona la memoria, in modo da ridare coraggio a chi interpreta erroneamente come perdita di memoria (o mancanza di memoria) un suo uso improprio.
Un metodo di apprendimento che ne nasconde altri
Il bambino impara una poesia e il giorno dopo riesce a recitarne solo alcune parti… Ricordiamo una lista di cose da fare durante il giorno o prodotti da acquistare in negozio, poi parliamo di qualcos’altro e pochi minuti dopo, abbiamo quasi dimenticato tutto… Spiega Alain Lieury nel suo libro “Una memoria d’elefante? Veri trucchi e false astuzie”, la memoria a breve termine è artificiosa, il problema è che la maggior parte degli studenti la utilizza. Il ricercatore ricorda che già da Sant’Agostino i pensatori avevano avuto un’intuizione della limitata capacità della memoria umana.
Per aumentare la durata di vita di ciò che impariamo dobbiamo moltiplicare i ricordi e diversificarli: ci sono diverse memorie, e quindi diversi metodi di apprendimento da combinare tra loro. Alain Lieury le evoca: la memoria lessicale, detta anche “la struttura delle parole” (ortografia e pronuncia), la memoria semantica, che riguarda il significato generale di ciò che impariamo, la memoria dei volti, la memoria delle immagini, o la memoria procedurale (nuotare, andare in bicicletta, guidare un’auto…) che non si perde quasi mai, salvo incidente.
Alain Lieury ci ricorda i modi giusti per riuscire a memorizzare le cose importanti: riassumere e classificare per importanza le conoscenze, riformulare, organizzare “indizi di recupero”, aiuti alla memoria, mnemotecnica… Fin da piccolo, un bambino che la sera racconta alla famiglia ciò che ha imparato durante il giorno può metterlo in pratica con un gioco da tavolo, tornare ad esso attraverso un libro illustrato o una storia, e completare il tris vincente della memoria.