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Spiritualità
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Una meditazione del Venerdì Santo per trovare la via della santità

dimas

Le bon larron (Public Domain)

Edifa - pubblicato il 10/04/20

Il Venerdì Santo la Chiesa commemora la Crocifissione e la Morte di Gesù sulla croce. Come il Buon Ladrone crocifisso accanto a Cristo imploriamo la Sua misericordia.

di Christine Ponsard

Non si può capire in cosa consiste la santità senza guardare all’unico santo canonizzato da Gesù stesso: il Buon Ladrone. Non sappiamo quasi nulla di lui, solo San Luca racconta il commovente dialogo tra Gesù e i ladroni crocifissi accanto a Lui (Lc 23, 39-43). Chi erano i due briganti crocifissi accanto a Gesù? Erano dei criminali comuni o degli agitatori politici? Nessuno lo sa, ma quello che San Luca ci dice è sufficiente per conoscere l’essenziale. Poiché non conosciamo i crimini di cui è colpevole e neanche il suo nome, il Buon Ladrone è in qualche modo il rappresentante di tutti i banditi, dei fuorilegge e dei malviventi di ogni tipo. In sostanza, è il rappresentante di tutti noi, anche se probabilmente non abbiamo commesso crimini abominevoli, ma siamo tutti peccatori, grandi o piccoli. In questo Venerdì Santo, però, è proprio questo bandito che ci aiuta a capire in cosa consiste la santità…

Imparare a guardare Gesù sulla croce

Dal profondo della sua miseria, il Buon Ladrone grida verso Gesù. Completamente disperato in tutto ciò che è umano o terreno, pone la sua unica speranza nella sola Croce di Gesù, ed esclude tutte le altre cose. Questo è ciò che ci viene chiesto di fare: porre la nostra speranza solamente nella Croce di Gesù. No, non dobbiamo contare sulle nostre ricchezze, materiali e spirituali, né sulle nostre buone azioni, né sulle nostre virtù, né sul nostro successo, ma su Gesù. Gesù crocifisso.

Il Buon Ladrone ci insegna a guardare Gesù sulla Croce. A noi non piace, vorremmo saltare il Venerdì Santo e andare direttamente a Pasqua! Eppure, poiché non c’è altra fonte di santità che Gesù Cristo crocifisso, non c’è altra via di santità che la via della Croce, quella piccola via del Buon Ladrone, attaccato alla Croce come Gesù. E chi si allontana dalla via della Croce si allontana dalla santità, chiudendosi alla Sua unica fonte che è Gesù crocifisso. Guardando Gesù che muore a causa dei nostri peccati cominciamo a capire quanto siamo peccatori, e quindi quanto abbiamo bisogno di misericordia. Allo stesso tempo comprendiamo che questa misericordia ci viene donata, che Gesù ci salva e ci apre le porte del Suo Regno.

La cosa peggiore non è essere peccatore, ma rifiutarsi di vedere i propri peccati

Non importa quanto grave sia il nostro peccato, la santità è fatta per noi e Gesù ci chiede solo di seguire la via del Buon Ladrone. Quest’ultimo ha avuto il coraggio di confessare le sue colpe con umiltà e, allo stesso tempo, la folle fiducia di chiedere la misericordia. Non è il peccato ad essere drammatico, ma lo è il dubitare della Sua Misericordia, come se Gesù non fosse morto per tutti i peccatori, anche per i peggiori.

La cosa peggiore non è essere peccatore, ma rifiutarsi di vedere i propri peccati e di chiamarli tali, per orgoglio, lo è credere di essere giusti, perché un uomo giusto non ha bisogno di misericordia, non ha bisogno che Gesù muoia per lui, non ha bisogno di essere salvato. Possiamo essere buoni in tutti i modi, pii e fare belle cose, ma finché crediamo di essere giusti non possiamo essere santi.

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