Siete inclini alla collera e non sapete come uscire da questi scatti d’ira che fanno male a chi vi sta intorno e soprattutto a voi stessi? Ecco alcuni consigli su come affrontare questa inclinazione che vi sta rovinando la vita. di Marie-Noël Florant
La rabbia è un’emozione, alcuni direbbero una malattia dell’anima, che distrugge la pace interiore ed esteriore di chi la sperimenta. La persona che è posseduta dalla rabbia esprime in questo modo il suo desiderio insoddisfatto di dominazione di fronte a un’altra persona. È possibile rimediare a questa inclinazione che rende l’iracondo così infelice, senza farlo rinunciare ad essere sé stesso?
Fate un passo indietro con umorismo
Il fatto stesso di riconoscere e di accettare questa fragilità è un primo passo sulla strada per padroneggiare meglio questa emozione. Il passo successivo sarà probabilmente quello di imparare a localizzare il detonatore prima che esploda, e di osservare i segnali fisici che accompagnano la rabbia (respirazione, battito cardiaco…) questo è spesso sufficiente per calmarla. Poi fare un passo indietro serenamente, possibilmente con umorismo. Ad esempio, dire dopo la piccola frase che è stata percepita come “assassina”: “Quello che mi hai appena detto mi ferisce enormemente”, non può che confondere qualcuno che ti è vicino o una persona cara, che non aveva necessariamente avuto un’intenzione malvagia.
In ogni caso, il proverbio dice che non si deve agire in preda alla rabbia, perché è una cattiva consigliera. E poi, se il fiume esce dal suo letto, bisogna preoccuparsi di riparare questi straripamenti e soprattutto, non tardare a chiedere perdono. Il perdono, chiesto e dato, è un balsamo che permette di ripartire con un cuore più leggero: non dobbiamo privarcene!
Dolcezza e umiltà verso gli altri… e verso sé stessi
Fondamentalmente, secondo il consiglio di San Francesco di Sales, sviluppare le nostre virtù di dolcezza e umiltà ci preserva dal forte disagio e dal ribollire dei sentimenti che gli insulti di solito provocano nei nostri cuori. Dolcezza e umiltà verso gli altri: impegniamoci a vedere in loro le buone intenzioni! Dolcezza e umiltà verso noi stessi: rialziamoci, invochiamo la misericordia di Dio!
—-
*Marie-Noël Florant e Consulente coniugale e familiare)