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L’amicizia nella coppia è il segno che l’amore coniugale si sta affievolendo?

COUPLE
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Edifa - pubblicato il 17/03/20
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Che posto ha l’amicizia nella coppia? È la roccia su cui è costruito l’amore tra i coniugi o è solo ciò che rimane, nella migliore delle ipotesi, quando il fuoco della passione si è spento? di Marie-Noël Florant

Alcune persone non vogliono sentir parlare di amicizia quando si tratta della loro relazione amorosa perché ritengono che l’amore non debba essere confuso con l’amicizia. Altri, al contrario, hanno un sorriso luminoso e complice nel parlare di questo “bel legame”. C’è forse un malinteso sul concetto di amicizia coniugale?

L’amicizia coniugale viene dall’amore

Gli antichi avevano quattro parole per descrivere l’amore: l’amore sessuale (eros), l’amore di amicizia (philia), l’amore familiare a quelli che non abbiamo scelto (storgé), e l’amore di dedizione, abnegazione e dono (agape). Il matrimonio cristiano, che lega indefettibilmente un uomo e una donna sotto lo sguardo di Dio, ha la particolarità di poter (dovere?) sviluppare queste quattro forme d’amore.
L’amicizia coniugale deriva dalla philia che Aristotele, nell’Etica a Nicomaco, chiama “l’affetto che ci fa amare un essere per quello che è, e non per quello che ci può portare”. Se siamo capaci di amare un amico in modo così disinteressato, perché non dovremmo esserlo almeno altrettanto verso il nostro coniuge, quello con il quale ci siamo legati per tutta la nostra vita?

“Il mio coniuge è il mio/a migliore amico/a”

Concretamente, si tratterà quindi di prestare una grande e sensibile attenzione all’altro, di sviluppare ed affinare lo sguardo che abbiamo su di lui (lei) e di approfondirne la nostra intima conoscenza. Sapere cosa gli piace o no, accogliere le sue speranze, i suoi sogni e progetti, ma anche le sue paure e fragilità, i suoi entusiasmi e le sue tristezze. Una coppia che si ama e che condivide anche una bella amicizia sa come evitare certi argomenti che non hanno un impatto diretto sulla loro vita matrimoniale, ma che li fanno solo arrabbiare e non hanno soluzione. Sanno anche guardare alle debolezze dell’altro con un occhio pieno di misericordia, in una vicinanza colma di tenerezza.

Se potete dire: “il mio coniuge è il mio migliore amico o amica”, significa che colui o colei che avete scelto è l’amico che conoscete meglio e vi conosce meglio, su cui potete contare e che non vi giudica, con il quale volete condividere le vostre speranze e sviluppare progetti comuni. Non è forse l’amicizia coniugale quella forza d’amore che ci può portare a dare la vita per il nostro coniuge, come ci esortano gli apostoli Giovanni (Gv 15, 13) e Paolo (Ef 5, 25)?

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*Marie-Noël Florant è Consulente coniugale e familiare.