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Pensate di essere dei cattivi genitori? Leggete questo articolo

Parents, Home, Daughter

© fizkes

Edifa - pubblicato il 27/02/20

Nessuno vorrebbe essere una cattiva madre o un cattivo padre, ma non cerchiamo di essere genitori perfetti a tutti i costi!

di Christine Ponsard

Tutti noi vorremo essere eccellenti genitori, per fortuna! Dimostra che vogliamo dare il meglio ai nostri figli. Ma in realtà siamo solo genitori peccatori, limitati e imperfetti. A volte commettiamo degli errori, di solito c’è una grande differenza tra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo veramente. Di conseguenza, poiché non siamo genitori perfetti, siamo tentati di apparire irreprensibili, anche se ciò significa mascherare o negare le nostre inadeguatezze per dare un’immagine impeccabile di noi stessi e della nostra famiglia. Gesù ci chiede di cercare la perfezione: “Siate dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro che è nei Cieli.”. (Matteo 5, 48). Ma questa non è una perfezione esteriore, e nemmeno una perfezione morale, acquisita con i propri sforzi. Dobbiamo essere perfetti “come” il Padre, cioè “alla maniera” del Padre.

Cercare di essere dei buoni genitori, ma non in un modo qualsiasi
La perfezione di cui parliamo qui è quella della misericordia. Consiste nell’amare senza misura, anche i nostri nemici, con un cuore infinitamente misericordioso. Questo presuppone che si inizi ad accogliere la misericordia per noi stessi. Gesù non ci chiede di essere persone giuste che non hanno bisogno di misericordia, ma peccatori che accettano di lasciarsi guarire e salvare.

Gesù è venuto per i “cattivi genitori”, non per i genitori irreprensibili che schiacciano chi gli sta intorno sotto il peso della loro virtù, cosa che tutti noi potremmo essere tentati di fare in un momento o nell’altro! Per esempio, c’è un modo sottile, ma potente per far sentire ai nostri cari, specialmente i nostri mariti e le nostre mogli, che siamo persone meravigliose, devote e buone che sopportano pazientemente i loro tanti difetti! I genitori esemplari sono stancanti e scoraggianti per tutti. Ma non dovremmo sforzarci di essere dei buoni genitori? Certo che dovremmo! Ma non in qualsiasi modo o a qualsiasi condizione : l’obiettivo della nostra vita non è vincere il premio per l’eccellenza! L’obiettivo è quello di abbracciare pienamente la salvezza di Dio, e per farlo, dobbiamo riconoscere il nostro peccato, ammettere che abbiamo bisogno di essere salvati e rallegrarcene!

Se ci sforziamo di essere genitori perfetti per essere al di sopra di ogni rimprovero, per dimostrare agli altri e a noi stessi che conduciamo bene la nostra vita, rischiamo di chiuderci alla misericordia, e così ci manca la gioia della salvezza. Possiamo moltiplicare le nostre buone azioni, ma rimarremo lontani da Dio, come i farisei del Vangelo ai quali Gesù rimproverava la loro durezza di cuore.

I genitori migliori sono quelli che ripongono la loro fiducia in Dio
Rallegriamoci di essere “cattive madri” o “cattivi padri”, cioè genitori che hanno bisogno di misericordia: quella di Dio e quella dei fratelli. Questo non significa che dobbiamo accontentarci della nostra mediocrità, al contrario. Se entriamo veramente in una logica di misericordia, vorremo essere migliori ogni giorno, non per brillare e dare una buona immagine di noi stessi, ma semplicemente per amore. Se ci affidiamo alla misericordia, non vorremo più nascondere le nostre mancanze per apparire impeccabili, ma accetteremo pacificamente di riconoscerle e di chiedere perdono: a Dio, al nostro coniuge e, talvolta, anche ai nostri figli. I genitori migliori sono quelli che, camminando sulle orme di Cristo, sanno di essere peccatori e si rallegrano di ricevere misericordia per tutto. Sono quelli che, senza battere ciglio, non cercano di mantenere le apparenze, e non si preoccupano di “quello che dicono”. Quelli che non si preoccupano che gli altri conoscano le loro cadute, perché ripongono tutta la loro fiducia in Colui che è venuto a cercare e salvare “le madri ed i padri indegni” (Lc 19,10).

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