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La vostra coppia è caduta nella routine? E se metteste un po’ di pepe nella vostra vita?

ZŁE NAWYKI MAŁŻEŃSKIE

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Edifa - pubblicato il 14/02/20

La routine insidia tutte le coppie e spesso si manifesta senza preavviso. Pur dando un certo conforto nella vita quotidiana, a volte può diventare anche il nemico della coppia. La monotonia, i silenzi, le vite parallele sono nemici dell'amore. Bisogna reagire!

di Florence Brière-Loth

Oggi, anche nella vita matrimoniale, tutto quello che sembra un “già visto” fa fuggire la gente, infatti, per molti, la routine è il vicolo cieco che porta alla separazione. Le abitudini prendono il sopravvento e un giorno emerge una sensazione di tristezza: non cambia mai nulla. “Un coniuge o l’altro comincia ad annoiarsi, ” dice Sophie Passot, consulente matrimoniale e familiare, sposata con quattro figli. “Sempre più spesso, di sera , ognuno si apparta, lui davanti al suo computer, lei al suo cellulare ed il silenzio si fa sentire.” E’ il segno del deteriorarsi del legame coniugale che pian piano cresce, ed aumenta le distanze fino al punto di vivere vite parallele, senza più desiderare la condivisione delle emozioni. Così ricordando il passato cominciano a rimpiangere ciò che sarebbe potuto essere. Ma come mai queste coppie che si sono sposate con entusiasmo sono cadute nella tiepidezza?

Lo psicologo Gary Chapman chiama questo fenomeno “autunno”: “All’inizio di questa stagione”, scrive nel suo libro Le stagioni del matrimonio, “da fuori l’unione sembra buona, ma al suo interno la situazione sta cambiando, e quando i venti freddi iniziano a soffiare, il disagio diventa evidente.” La monotonia della routine, anche se colpisce le coppie sulla quarantina, può arrivare molto rapidamente, di nascosto, senza preavviso. Per interrompere queste abitudini, bisogna prima saper riconoscere i segni di sofferenza dell’altra persona, oltre che i propri.

Stare attenti ai segnali di logoramento

Quando i momenti a due diventano meno frequenti ed il dialogo impoverisce, i coniugi rischiano di diventare due coinquilini. Ognuno di loro, nel proprio cuore, dà la colpa all’altro per questo allontanamento ed aspetta, più o meno pazientemente, che lui o lei cambi. Dei segnali d’allarme possono avvisarci: la trascuratezza, per esempio, dopo un certo tempo di convivenza, purtroppo può diventare naturale: controlliamo meno le nostre reazioni, il bacio mattutino o serale diventa più meccanico e dimentichiamo le piccole delicatezze quotidiane, come aspettare l’altro per iniziare il pasto, fargli questo o quel servizio o interessarsi della sua giornata. Il rapporto coniugale va alimentato infatti, non è perché all’inizio la passione era forte che si è esentati dall’alimentare il fuoco, come se l’amore fosse un dato di fatto ormai acquisito.

Queste negligenze diventano egoismo. Agli inizi del rapporto, i due fidanzati erano disposti a fare qualsiasi cosa per far piacere all’altro. Allora, che cosa è successo? Gary Chapman, in Coppia e Complici analizza: « Il proprio peccato, come in Adamo ed Eva, crea la diffidenza, la paura di essere esposti e quindi giudicati, così per proteggersi stanno lontani l’uno dall’altro. Non sono più sensibili alle loro somiglianze, ma alle loro differenze, non ascoltano più ciò che li unisce, ma ciò che li separa. L’egoismo ha sostituito l’amore. ». Prima che la situazione diventi allarmante, è necessario vigilare. In che modo? Ci sono molte soluzioni : tutto può tornare come prima e anche meglio dei primi giorni! Oggi strumenti e consigli abbondano per aiutare ad assaporare questo viaggio insieme, che, grazie all’aspettativa di vita, può continuare per più di 70 anni!

Alimentare il fuoco dell’amore
Prima di ricorrere a rimedi più importanti, è possibile aggiungere un po’ di pepe e creatività alla propria vita di coppia. Sophie Passot consiglia: “È il momento di attingere a quello spirito infantile e alla gioia spensierata che avevamo quando eravamo fidanzati”. Dobbiamo rinnovare la seduzione e non esitare a cambiare: cambiare taglio di capelli, stile di abbigliamento, acquisto di lingerie seducente… La dimensione sensibile è molto importante nel matrimonio ed è una necessità fare attenzione a rimanere attraenti l’uno per l’altro. Benedetta e Giuseppe, sei figli e 22 anni di matrimonio, sono unanimi: “È anche importante rinnovare, di tanto in tanto, il quadro di contorno del proprio amore…per ritrovare un po’ l’incantesimo andiamo via insieme nei fine settimana senza i figli. Sophie Passot nota: “Anche le coppie hanno bisogno di inventare una loro ‘liturgia’ con tempi ordinari ed altri più straordinari. È bello anche sognare insieme e proiettarsi nel futuro “un giorno compreremo una grande casa o faremo il giro del mondo …” Sophie Passot afferma: “Avere progetti, non necessariamente realistici, mantiene la complicità. Si può preparare un viaggio o una festa pianificandoli con largo anticipo, e questo dà solidità alla coppia.

“Un matrimonio felice è una lunga conversazione sempre troppo breve”.
Per riaccendere la fiamma, la fantasia non basta, bisogna soprattutto approfondire il rapporto … Jean che è sposato da 25 anni si chiede “Non ci siamo sposati per vivere insieme e per parlare tra di noi? Ma, molto rapidamente, non si fa più nulla di tutto questo. “A cosa serve andare fino alle estremità della terra se, al ritorno, si riprende la stessa routine, senza un incontro che ci coinvolga profondamente? La coppia ha invece bisogno di una vera e propria cura che coinvolga gli aspetti fondanti del rapporto. Quindi, affinché qualcosa cambi, bisogna cominciare a dare attenzione all’altro e trovare il tempo di guardarsi per ritrovarsi, e ciò richiede una vera conversione ed una certa abnegazione. “Il prossimo che Dio ci ha affidato”, osserva Sophie Passot, “è proprio quello che abbiamo sposato.”

Il romanziere francese André Maurois scriveva: “Un matrimonio felice è una lunga conversazione sempre troppo breve.” I coniugi non si parlano mai abbastanza, ma cosa c’è da dire? Tutto e niente, si tende a rispondere, ma questo non basta se manca la condivisione delle emozioni. Possiamo parlare non solo di come abbiamo vissuto la giornata limitandosi ai fatti, ma delle ripercussioni che hanno avuto su di noi. Quando si tratta di un’emozione importante, si può farlo in diversi modi, sta a ciascuno trovare la propria strada: ad alcuni piace farlo per iscritto, con piccoli biglietti, sms ecc … Prima ancora che la routine si installi è necessario gettare uno sguardo sulla convivenza che non può fare a meno del dialogo. È il momento di guardare il passato e di fare un bilancio su ciò che fonda il rapporto. È possibile verificare la strada fatta insieme nel matrimonio, ricordare le gioie e i dolori che lo hanno segnato ed è il momento giusto per porsi diverse domande: “Che ne è stato degli obiettivi che ci eravamo prefissati? A che punto siamo ora? Cosa stiamo facendo per uscire dalla monotonia della routine? Quali sono le nostre rispettive fughe dalla relazione: il cellulare, il lavoro, i videogiochi, i libri…? E, in tutto questo, come possiamo trovare del tempo l’uno per l’altra ?”

Non trascurare la gratitudine e la preghiera
Per Salomon Nasielski, un terapista in analisi transazionale, “La gratitudine è il nutrimento della coppia”. È un modo meraviglioso per intensificare il legame e quindi rivitalizzarlo, cioè dire i grazie ed il suo perché: per gli anni trascorsi insieme, ma anche per tutto ciò che l’altro fa, che sembra dovuto ma che è un dono. Ugualmente non bisogna trascurare il perdono. Quando uno dei due coniugi si scusa con l’altro, le difese di chi concede il perdono cadono e i coniugi possono parlarsi di nuovo. Gary Chapman, che crede che più gli sposi sono vicini a Dio, più profonda è l’intimità, dice “Non è negando i nostri errori che rafforzeremo il legame, ma piuttosto ammettendoli immediatamente e chiedendo perdono.” Adeline e Pierre lo testimoniano: “L’aiuto più forte e fruttuoso è quello spirituale. Lo Spirito Santo, Spirito di rinnovamento, che piega ciò che è rigido, bagna ciò che è arrido e scalda ciò che è gelido, è l’interlocutore ideale per la coppia intrappolata nella routine. Spetta alla coppia pregarLo con fiducia, affinché possa far germogliare le giuste soluzioni. Il Veni Sancte Spiritus può così diventare una preghiera coniugale.

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